L'hanno stilata, partendo da casi clinici reali, gli esperti di varie discipline riuniti all' ospedale San Gerardo di Monza
Una 'roadmap' per guidare la risoluzione delle numerose complicanze che si possono incontrare nel trattamento dei tumori ginecologici. L' hanno stilata, partendo da casi clinici reali, gli esperti di varie discipline riuniti all' ospedale San Gerardo di Monza nei giorni scorsi per l' evento 'Master of disaster'. Un appuntamento al quale hanno partecipato venerdì 22 e sabato 23 febbraio circa 150 discenti da tutta Italia, con l' intervento di ospiti nazionali e internazionali. Il titolo della 2 giorni è stato mutuato da un corso inventato da Andreas du Bois, direttore della Clinica ginecologica oncologica di Essen, in Germania.
Un evento di formazione dedicato appunto ai 'disastri', ossia alle complicanze chirurgiche e mediche possibili quando si cura una paziente con neoplasia ginecologica. "Tali patologie presentano molte sfide - spiega Fabio Landoni, direttore dell' Unità operativa complessa di Ginecologia del San Gerardo - Al ginecologo oncologo non solo è richiesta la conoscenza della neoplasia e del suo trattamento chirurgico e medico, ma soprattutto la conoscenza della gestione delle complicanze correlate a una chirurgia sempre più radicale e agli effetti collaterali dei nuovi farmaci utilizzati".
"Questo approccio di team-working - evidenzia Landoni - traccia un metodo efficace da applicare sempre più nelle nostre corsie, dove colleghi dedicati quali urologi, chirurghi, oncologi, radiologi, radioterapisti possono cooperare quotidianamente nelle unità oncologiche per fornire il supporto che queste complesse e fragili malate necessitano". Per il direttore generale dell' Asst di Monza, Mario Alparone, "questo congresso si è rivelato un ulteriore passo per il rafforzamento di network collaborativi nazionali e internazionali e ha rappresentato un' ulteriore occasione per ricordare come anche in questo campo la strategia vincente sia costituita da un approccio clinico multidisciplinare nell' ambito del quale diversi specialisti intervengono lungo un percorso di presa in carico del malato. Questo approccio garantisce ai nostri assistiti e ai loro familiari di non sentirsi soli".
I risultati di uno studio della Fondazione Tettamanti e dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati pubblicati sul “Blood Cancer Journal”
Da Lilly arriva “The Life Button” un bottone per non “perdere il filo” delle cure
La borsa di studio arriva a quattro anni dalla scomparsa della presidente di Acto Campania, vittima di un tumore eredo familiare varata grazie proprio al suo impegno
Per la prima volta, i ricercatori cercheranno di individuare una “firma”, cioè un biomarcatore multimodale non invasivo di ipossia, per indirizzare in maniera più appropriata i pazienti che lo necessitano verso la radioterapia con particelle pesanti
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti