Canali Minisiti ECM

Gli obesi possono essere individuati già da bambini

Nutrizione Redazione DottNet | 08/02/2019 18:28

Una ricerca italoamericana rivela la predisposizione genetica

Le persone a rischio obesità si possono individuare già a 10 anni: sono i bambini che per predisposizione genetica hanno un metabolismo "risparmiatore".  Lo indica lo studio condotta fra Italia e Stati Uniti e pubblicato sulla rivista Metabolism Clinical and Experimental. La ricerca, che per la prima volta ha individuato il rischio in un'età così precoce correlando la misura del metabolismo basale e l'aumento di peso durante l'adolescenza, è stata condotta dall'Università di Pisa e dal National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases del Maryland.

A guidare lo studio per l'Università di Pisa è l'ingegnere biomedico Paolo Piaggi, secondo il quale "il risultato importante di questa ricerca è la dimostrazione che alcuni bambini hanno un ridotto metabolismo, il che è probabilmente dovuto a una predisposizione genetica". Un dato, prosegue, che indica come "questi bambini dovrebbero essere individuati prima possibile per prevenire l'insorgenza di sovrappeso e obesità nell'età adulta, con tutte le complicanze che questa condizione comporta come ad esempio, il diabete o i rischi cardiovascolari".

  La ricerca è stata condotta su 181 bambini nativi americani, un campione selezionato, spiega una nota dell'Università di Pisa "proprio perché in questa etnia l'obesità è particolarmente diffusa". Tutti i bambini sono stati visitati per ottenere le misure del loro metabolismo basale a 5 e a 10 anni, due età scelte poiché definiscono le fasi della crescita durante l'infanzia. I ricercatori hanno quindi messo in relazione i dati metabolici con l'aumento di peso a 15 anni quantificato come variazione dell'indice di massa corporea in unità standardizzate ("z-score"), un indice che, per stabilire il sovrappeso nei bambini e adolescenti, tiene conto non solo del peso corporeo ma anche dell'altezza, del sesso e dell'età.

Dall'analisi sono emerse associazioni significative per quanto riguarda le misure del metabolismo a 10 anni: una differenza di 200 kilo calorie al giorno nel metabolismo basale è infatti associata ad un aumento di 0.18 unità dello z-score di peso a 15 anni. "In altre parole - conclude Piaggi - presi due bambini a 10 anni con una differenza di 200 kilo calorie al giorno nel loro metabolismo basale, il bambino con dispendio energetico minore guadagna 0.18 unità z-score di peso a 15 anni rispetto al bambino con un dispendio energetico maggiore ed è quindi molto importante individuare questi bambini caratterizzati da un metabolismo 'risparmiatore' per aiutarli a prevenire e contrastare la loro predisposizione all'obesità unendo una dieta sana ed equilibrata a un'attività fisica regolare". 

fonte: Metabolism Clinical and Experimental

Commenti

I Correlati

Occorre rafforzare il modello assistenziale della Pediatria di Famiglia. Le proposte della FIMP in occasione del 51° Congresso Nazionale Sindacale di Roma

Il “modello siciliano” può essere facilmente replicabile su scala nazionale basandosi su di una sana alimentazione e di una corretta attività fisica all’insegna dei “valori” della Dieta Mediterranea

Miraglia del Giudice: “La scienza ci fornisce prove inequivocabili: è tempo di agire per proteggere la salute delle future generazioni. Le istituzioni accolgano il nostro appello”

"La salute dell’adulto si costruisce fin dall’infanzia. Le buone abitudini acquisite nei primi anni di vita sono infatti un vero e proprio elisir che protegge nel tempo, contribuendo a prevenire molte malattie croniche dell’età adulta"

Ti potrebbero interessare

La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight

I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D

Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid

La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno

Ultime News

Più letti