Le probabilità sono tre volte maggiore. Hanno un minore auto-controllo
Per gli adolescenti che compiono atti di autolesionismo la probabilità di commettere un crimine violento è tre volte maggiore rispetto agli altri coetanei. Lo ha verificato uno studio condotto sui gemelli, pubblicato dalla Duke University sull'American Journal of Psychiatry. In media sono più inclini alla violenza verso gli altri il 35,4% dei ragazzi che si fanno male da soli, contro il 16,9% di chi non è autolesionista: nei maschi si sale al 56,1% contro il 25,3%, e nelle ragazze al 23,9% contro l'8,8%. I ricercatori hanno anche osservato che gli adolescenti autolesionisti e aggressivi hanno di solito una storia di maltrattamenti nell'infanzia e una minore capacità di autocontrollo. Secondo gli studiosi quindi, i programmi volti a prevenire i maltrattamenti infantili o migliorare l'autocontrollo in chi si fa male da solo potrebbero aiutare a evitare crimini violenti.
Il numero di persone che si fa male deliberatamente è aumentato parecchio negli ultimi anni: negli Usa il fenomeno riguarda circa una teenager su 4 e un ragazzo su 10, mentre nel Regno Unito l'incidenza è aumentata di circa il 70% negli ultimi 3 anni.
fonte: American Journal of Psychiatry
I Disturbi dello spettro autistico colpiscono circa l’1% della popolazione mondiale
Test clinici la promuovono. L'esperto: 'Mai come sostitutivo del medico'
Più comuni nelle femmine, a scapito di sostanze neuroprotettive
De Leo: "Alcuni Paesi si sono dotati di strumenti come Linee Guida o raccomandazioni. In Italia non vi è ancora un approccio definito, nonostante sia il Paese più vecchio al mondo dopo il Giappone"
Medici e infermieri, su tutti, presentano un allarmante tasso di suicidio che corrisponde a 21 ogni 100mila abitanti, rispetto alla popolazione “normale”
"I bambini e le bambine che utilizzano strumenti tecnologici e interagiscono con gli schermi subiscono due danni: uno diretto, legato alla dipendenza e l'altro indiretto, perché l'interazione con gli schermi impedisce di vivere nella vita reale"
Rigon, "serve un tavolo nazionale per interventi di prevenzione"
Cambiato il loro modo di percepire il mondo e la società. Nuovi studi dimostrano modifiche anche a livello cerebrale
Commenti