Cominciata la sperimentazione all'Ifo Regina Elena di Roma
Può sostituire le attuali biopsie chirurgiche, grazie all'analisi ultramolecolare sensibile con cui può rilevare due diversi biomarcatori del tumore del colon retto nel sangue di pazienti: è quanto permette di fare il prototipo di apparecchio per la biopsia liquida, presentato a Roma e in sperimentazione presso l'Ifo Regina Elena di Roma. Sviluppato nell'ambito del progetto europeo "ULTRAsensitive PLAsmonic devices for early CAncer Diagnosis - Ultraplacad", attraverso i fondi di Horizon 2020, il macchinario è il frutto di un lavoro a più mani.
La metodica - che permette screening rapidi e con costi contenuti - migliora in termini qualitativi la diagnosi attraverso la biopsia liquida, e può essere estesa anche ad altri tipi di tumore. Nel costruire Ultraplacad, è stato anche sviluppato e testato un sistema di produzione su scala industriale di cartucce usa e getta per l'esecuzione delle analisi. Fino ad oggi i metodi usati si sono basati sul sequenziamento del Dna per estrarre e costruire le catene genetiche dalle poche tracce di cellule presenti nel sangue, ma era necessario trattare i campioni e ottenere una loro amplificazione per poterli rendere leggibili. Questa nuova macchina non richiede invece trattamenti di amplificazione dei campioni, eliminando così il rischio di errori dovuti alla manipolazione.
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