Ma solo quella contenuta nel caffè
Arrossamento di alcune zone del viso, eritema persistente e lesioni infiammatorie, oltre a dolore, bruciore e aumentata sensibilità della pelle. Sono questi alcuni sintomi della rosacea. Non c'è ancora una cura definitiva per questo disturbo che può influire negativamente sulla qualità di vita ma per prevenirlo un possibile aiuto potrebbe arrivare dalla caffeina contenuta nel caffè. Lo stesso non vale invece per altre fonti della stessa sostanza, come tè e cioccolato. Lo rileva una ricerca della Warren Alpert Medical School della Brown University, pubblicata su Jama Dermatology.
Per lo studio sono stati presi in esame i dati relativi a 82mila donne, nell'ambito di uno studio ampio sulla salute femminile denominato Nurses' Health Study II.
fonte: Jama Dermatology
Scienziati danesi e finlandesi hanno analizzato i dati di oltre 2.000 gemelli, confrontando i tassi di tumore tra coloro che si erano tatuati e coloro che non lo avevano fatto
Un approccio multidisciplinare: costante collaborazione tra dermatologi, medici di medicina generale, reumatologi, psicologi e altri specialisti coinvolti
In 45 Centri ospedaliero-universitari, aa Nord a Sud Italia, dal 29 marzo al 12 aprile, sarà possibile effettuare consulti dermatologici gratuiti
L’inquinamento causato da alcuni prodotti farmaceutici e da alcuni conservanti, additivi, coloranti è un problema emergente, con prove ben documentate sui rischi per l’ambiente e, in particolare, per la salute umana
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
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