Gli allergologi propongono un tavolo tecnico al ministero della Salute
Un'epidemia sottovalutata, ma che può avere importanti ricadute sulla qualità della vita ed un significativo impatto sui costi socio-sanitari. Sono le allergie, che colpiscono ormai un italiano su 4. Patologie complesse e di diversa gravità, che nella metà dei casi vengono curate male: il 50% degli allergici non riceve né diagnosi né terapia adeguata. A lanciare l'allarme e' l'Aaiito, Associazione Allergologi ed Immunologi Italiani Territoriali ed Ospedalieri, al convegno "Allergico un italiano su quattro: un problema di salute pubblica dalle ampie ricadute sociali".
Solo di allergie respiratorie, asma e rinite allergica, soffrono il 20% degli italiani, circa 12 milioni. Quelle alimentari colpiscono il 3-4% degli adulti e il 10% di bambini e ragazzi. E poi ci sono quelle da veleno di imenotteri, con 5 milioni di persone punte annualmente: di queste, da 1 a 8 su 100 sviluppano reazioni allergiche.
Nonostante il peso epidemiologico crescente delle patologie allergiche, si contano soltanto 13 strutture complesse (al di sotto dello standard minimo di 1 per ogni 2 milioni di abitanti). Su 180 medici specializzati in allergologia negli ultimi 5 anni, più del 50% non riesce a trovare lavoro nelle strutture specializzate. "Aaiito - aggiunge Musarra - ha proposto alla Società Italiana di Medicina Generale e a Federasma e Allergie Onlus di fare fronte comune, con l'obiettivo di aprire un confronto istituzionale con il ministero della Salute e le componenti parlamentari, per affrontare le criticità e le prospettive di sostenibilità dell'Ssn". Diverse le proposte: una prevede ad esempio di rendere gratuite le principali terapie in tutta Italia, riconoscendo la cronicità delle malattie allergiche e la natura salvavita ad esempio dell'immunoterapia specifica per veleno di imenotteri..
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