'Tieni la testa sul collo': la diagnosi precoce è un salva-vita
Anche le opere d'arte famose possono "perdere la testa"(o il collo). Questa la 'provocazione' lanciata dall'Associazione italiana di oncologia cervico-facciale (Aiocc) per sollevare l'attenzione sui tumori della testa e del collo, da cui sono affetti oltre 110mila italiani (84mila uomini e 28mila donne) e per i quali la prevenzione e una diagnosi precoce può fare la differenza: ricorrere tempestivamente al consulto del medico , permette infatti di raggiungere un tasso di sopravvivenza dell'80-90%. Se la diagnosi arriva in uno stadio avanzato, il 60% dei pazienti muore entro 5 anni. La campagna, "Tieni la testa sul collo. Un controllo può salvarti la vita ", con il contributo non condizionante di Merck, nell'ambito dell'europea Make Sense Campaign, si svolgerà dal 17 al 21 settembre.
Oltre 20 centri in Italia apriranno le porte per favorire prevenzione e diagnosi precoce e il 15 settembre Aiocc sarà nelle piazze 'insieme' a illustri pittori come Van Gogh: alcune opere verranno riprodotte senza testa per rimarcare l'importanza della prevenzione. L'iniziativa e' stata presentata oggi al Senato per iniziativa della senatrice Maria Rizzotti, membro della Commissione Sanità, che ha evidenziato come sia "necessario sostenere la diffusione di una maggiore conoscenza per un riconoscimento tempestivo dei sintomi e per la diagnosi precoce. Proprio in questi giorni presenteremo alle due Camere una mozione che coinvolgerà tutte le forze politiche del Parlamento, volta a impegnare il Governo su questo tema".
"La diagnosi precoce può salvare la vita- ha sottolineato Lisa Licitra, presidente Aiocc- bruciore o lesioni del cavo orale, mal di gola, raucedine persistente, deglutizione dolorosa e fastidiosa, ma anche naso chiuso o che sanguina da una narice rappresentano campanelli di allarme che, se persistono da almeno tre settimane, richiedono l'aiuto di uno specialista". Fumo e alcol sono fattori di rischio importanti, come anche le infezioni da tipi cancerogeni di Hpv, soprattutto Hpv16, che si associano in particolare ai tumori dell'orofaringe.
Studio della Karolinska Institutet con l'Università Milano-Bicocca
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