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Usa, arrivano le prime linee-guida sulla diagnosi di Alzheimer

Neurologia Redazione DottNet | 24/07/2018 20:59

Raccomandata la batteria di test a 'strati' se si hanno i primi sintomi

Arrivano in America le prime linee-guida nazionali per la valutazione anticipata di sintomi possibilmente legati al morbo di Alzheimer: messe a punto da esperti della Alzheimer Association, le indicazioni sono dirette ad ogni tipo di medico - internista, di base o specialista di aree diverse - di modo che i segnali d'allarme vengano riconosciuti in tempo.  Le linee-guida per la pratica clinica della valutazione dei declini cognitivi, raccomandano una batteria di test 'a strati': ossia dei 20 suggeriti, 16 sono considerati priorita' 'A', poi seguono i 'B' e i 'C'.

Questi ultimi vanno fatti solo in alcuni piu' rari casi. Le analisi dovrebbero essere raccomandate a chiunque, dalla mezza eta' in poi, che esibisca sintomi di cambiamenti di personalita', comportamenti, funzioni mnemoniche e cognitive in generale.

In particolare, la task force di esperti guidata da Alireza Atri, specialista di Harvard e del Centro per la medicina del cervello del Brigham Women Hospital di Boston, sostiene l'importanza per i medici di non sottovalutare le preoccupazioni espresse da pazienti o dai loro familiari, ed interpretarle come "normale parte dell'invecchiamento".  "A leggerle ,queste linee-guida sembrano normale buon senso - ha osservato con i media Usa Atri - ma purtroppo meta' delle persone con uno stadio avanzato di Alzheimer in Usa non era mai stata valutata correttamente prima".

Le varie analisi suggerite vanno da semplici test cognitivi, alle tac cerebrali e risonanze magnetiche a, in alcuni casi, tamponi di fluidi cerebro-spinali.  Le raccomandazioni anticipate ad una conferenza verranno pubblicate entro la fine dell'anno.

fonte: ansa

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