Il consumo quotidiano di bevande zuccherate può influire negativamente sulla capacità delle coppie di concepire.
Che consumare bibite zuccherate possa avere ricadute sulla salute è noto da tempo. Sono infatti parecchie le evidenze che ne hanno mostrato gli effetti sul piano metabolico e in particolare l'associazione con aumento di peso e diabete di tipo 2, ma alcune osservazioni ne stanno rilevando anche un possibile effetto sulla probabilità di concepimento.
La conferma sembra arrivare da un recente studio, pubblicato su Epidemiology1, che ha mostrato come l'assunzione giornaliera di una o più bibite zuccherate - da parte di entrambi i partner- sia associata a una minore fecondabilità.
Le premesse per indagare questo aspetto sono derivate da alcune osservazioni che avevano mostrato come il consumo di bibite zuccherate, con o senza caffeina, fosse in grado di influire negativamente sulla fertilità, fosse associato a menarca precoce e a un aumentato rischio di infertilità ovulatoria. Alcuni studi avevano inoltre suggerito come, nei maschi, fosse rilevabile un'associazione tra consumo di bibite e scarsa qualità del seme, anche se la qualità del seme potrebbe non essere un buon indice di fecondità maschile.
Lo studio
La nuova ricerca ha preso in considerazione dati provenienti da 3.828 donne di età compresa fra 21 e 45 anni e 1.045 dei rispettivi partner maschi afferenti al Pregnancy Study Online (PRESTO), uno studio prospettico di coorte basato sul web, tuttora in corso, riguardante coppie che stanno pianificando una gravidanza negli USA o in Canada. Le coppie erano eligibili se cercavano una gravidanza, non usavano contraccezione e non si stavano sottoponendo a trattamenti per la fertilità.
Le donne hanno completato un questionario esteso e sono state incoraggiate a invitare i propri partner a completare a loro volta un questionario per raccogliere dati al basale. 10 giorni dopo i partecipanti hanno compilato un questionario sull'alimentazione (food frequency questionnaire - FFQ), sviluppato dal National Cancer Institute. Le donne hanno completato i questionari di follow-up ogni 8 settimane per 1 anno o fino al concepimento, a seconda di cosa sia avvenuto prima.
Risultati
Delle donne incluse nello studio, 330 (8.6%) hanno iniziato un trattamento per la fertilità e 824 (22%) sono state perse durante il follow-up. Tra le 2674 coppie che hanno completato lo studio, 2276 (85%) sono rimaste gravide.
Gli uomini sono risultati consumare in media 2,4 bibite zuccherate e gassate, 1,6 bibite dietetiche, 1 bicchiere di succo di frutta, 0,5 energy drink e 0,5 sport drink a settimana.
Le donne consumavano in media, a settimana, 1.3 bibite gassate e zuccherate, 1.2 bibite dietetiche, 0,9 bicchieri di succo di frutta, 0,2 energy drink e 0,3 sport drink.
Tra le donne, rispetto a coloro che non consumavano bevande zuccherate, l'assunzione di almeno 7 “dosi” a settimana è risultata associata a una ridotta fecondabilità (fecundability ratio - FR - definito come la probabilità ciclo-specifica di concepimento confrontando gli esposti ai non esposti), dopo aggiustamento per potenziali agenti confondenti (FR = 0.81).
Il consumo di bevande zuccherate gassate è risultato associato a una ridotta fecondabilità, con un RF di 0,87 e di 0,75 per un consumo rispettivamente di 2-6 dosi e di almeno 7 dosi a settimana vs nessun consumo. Anche il ricorso a energy drink, da parte delle donne, è risultato associato a una ridotta fecondabilità (FR = 0,61 per almeno 7 dosi a settimana vs nessuna), ma questa stima è imprecisa per i bassi numeri, mentre è stata riscontrata una associazione debole con le bibite dietetiche e apparentemente nessuna associazione con i succhi di frutta.
Anche per i maschi il consumo di bevande zuccherate sembra ridurre la fecondabilità (FR= 0,85 e 0,78 rispettivamente per 2-6 dosi e per almeno 7 dosi a settimana vs nessuna).
Una minore fecondabilità è stata riscontrata anche tra i consumatori di bibite zuccherate gassate (FR = 0,67). La massima riduzione della fecondabilità è stata rilevata in uomini che consumavano almeno 7 energy drink a settimana (FR = 0,42).
In altri termini, i risultati hanno quindi mostrato che nelle donne il consumo quotidiano di bevande zuccherate è associato a una fecondabilità ridotta di circa il 20%. Le donne che consumano almeno una bibita gassata e zuccherata al giorno sembrano avere una fecondabilità ridotta del 25%; il consumo di bevande gassate e zuccherate da parte dei maschi è risultato associato a una fecondabilità ridotta del 33%. Gli energy drink sembrano influire ancora di più sulla fertilità, ma i risultati sono basati su numeri piccoli.
Questa associazione è risultata mantenuta anche dopo controllo con altri fattori come l'obesità, l'assunzione di caffeina, alcol, fumo e qualità della dieta in generale. Per questo le coppie che stanno pianificando una gravidanza dovrebbero considerare l'opportunità di limitare il consumo di queste bevande, anche perché correlate ad altri noti eventi avversi sulla salute.
1.Hatch EE, et al. Intake of Sugar-sweetened Beverages and Fecundability in a North American Preconception Cohort. Epidemiology 2018; 29: 369-78. doi: 10.1097/EDE.0000000000000812.
A.N. L.IT.COM.04.2018.3658
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