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Cellule di Schwann e neuroinfiammazione TRPA1 mediata

Oncologia | 06/12/2017 16:35

Il lavoro pubblicato su Nature Communications.

Mentre il dolore infiammatorio ha maggiori possibilità terapeutiche, il dolore neuropatico e cioè quello prodotto direttamente da un danno del nervo, come avviene in seguito di patologie oncologiche, nel diabete, o infezione da HIV e da herpes zoster, non ha cure adeguate a causa della scarsa conoscenza dei meccanismi che lo causano. Ora una pubblicazione apparsa recentemente su Nature Communications svela il mistero. I ricercatori della Sezione di Farmacologia e Oncologia del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Firenze, guidati dal Prof. Pierangelo Geppetti, hanno scoperto che il canale ionico, TRPA1 (un trasduttore del dolore noto per essere attivato dalla piccantissima salsa giapponese, wasabi e per essere un sensore di stress ossidativo), è espresso dalle cellule di Schwann (che avvolgono e proteggono i nervi periferici) è di fondamentale importanza nella genesi e nel mantenimento del dolore neuropatico.

Il TRPA1 delle cellule di Schwann attivato dallo stress ossidativo prodotto dai macrofagi che invadono il tessuto intorno al nervo, amplifica proprio questo segnale di stress ossidativo in maniera bidirezionale. Il segnale diretto all’esterno, fa si che i macrofagi penetrino dentro il nervo stesso per mantenere nel tempo la condizione di neuro-infiammazione e il segnale diretto all’interno attiva il canale TRPA1 neuronale che invia il segnale doloroso al sistema nervoso centrale. In base ai risultati di questa ricerca sarà possibile identificare nuovi farmaci che bloccando questo meccanismo nelle cellule di Schwann, potranno dare beneficio a pazienti altrimenti condannati ad una continua sofferenza.

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