Da rivedere il 'no' all'indennizzo chiesto da un uomo 68enne di Messina
Per la seconda volta la Cassazione accoglie il ricorso di un uomo oggi sessantottenne che nel 1956, all'età di 7 anni, dopo essere stato sottoposto a vaccinazione antipolio (Salk) presso il Comune di Messina aveva contratto la poliomelite con grave invalidità alla gamba destra e che, dal 2005, ha iniziato la battaglia giudiziaria per ottenere dal Ministero della salute l'indennizzo previsto dalla legge 210/1992 per i danni da trasfusione che si applica anche ai casi provati di danni da vaccino.
Nonostante una precedente pronuncia a lui favorevole emessa dalla stessa Cassazione nel 2013, Nicola D.
Nel verdetto depositato martedì 24 ottobre la Cassazione bacchetta i giudici dell'appello bis perché "a fronte degli elementi significativi" - del presunto vaccino/polio - quali "il fatto che la sintomatologia paralitica è insorta dopo la somministrazione del vaccino nei tempi previsti dalla scienza, della inverosimiglianza del contagio per contatto e della affermata validità degli studi a sostegno delle difficoltà di inattivazione virale durante la prima produzione del vaccino" hanno invece deciso di "escludere la ragionevole probabilità scientifica dell'imputazione della poliomelite alla vaccinazione in considerazione dell'incidenza statistica".
L'aver fatto affidamento solo sulla circostanza che lo sviluppo della polio interessava al massimo l'1-2% dei vaccinati, secondo la Cassazione non basta "in carenza di specificazione dei presupposti in base ai quali è stata compiuta l'analisi statistica, della soglia statistica che occorrerebbe raggiungere nel caso in esame e di elementi che consentano di attribuire rilievo logico decisivo al dato numerico". Ora a distanza di così tanti anni da quando, appena ragazzino, Nicola D. perse l'uso di una gamba, nuovi magistrati dovranno occuparsi di dargli finalmente l'indennizzo che da dodici anni sta invano domandando dopo aver trascorso un'intera vita da invalido.
Il dato emerge dallo studio internazionale pubblicato sulla rivista dello European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), Eurosurveillance
La guerra a Gaza ha però riportato sotto i riflettori questa malattia, che è ricomparsa nel bacino del Mediterraneo mostrando come, "finché la poliomielite esisterà da qualche parte, tutti i paesi rimarranno a rischio"
Vi sono prove di una elevata trasmissione in Africa, specie nella Repubblica Democratica del Congo, da cui il virus si diffonde nei Paesi circostanti
Ma il virus non è stato ancora del tutto eradicato e la sua presenza è stata rinvenuta quest’anno nelle acque reflue di New York e Londra
In tema di truffa contrattuale, il silenzio può essere sussunto nella nozione di raggiro quando non si risolve in un semplice silenzio-inerzia, ma si sostanzia, in rapporto alle concrete circostanze del caso, in un "silenzio espressivo"
Impiegati a San Marino. Anelli: "sentenza dopo quella della Consulta"
Il Presidente Baldini: “Rigettato tentativo di spostare giudizio su Corte dei Conti”
La medicina difensiva nel nostro Paese è al secondo posto tra le concause per la fuga all’estero, senza dimenticare gli enormi oneri economici che comporta
Commenti