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Con problemi olfattivi c'è il rischio di futura demenza

Neurologia Redazione DottNet | 29/09/2017 12:23

La difficoltà di olfatto indica un rischio nei 5 anni a venire

Problemi olfattivi? Si sente 'odore di demenza', infatti le persone anziane che hanno difficoltà di olfatto (non riescono ad identificare l'80% degli odori comuni come l'aroma di menta e l'odore del pesce) hanno un rischio doppio di ammalarsi di demenza nel giro di 5 anni. Lo rivela una ricerca condotta da Jayant Pinto, della University of Chicago pubblicata sul Journal of the American Geriatrics Society che fa seguito a uno studio simile condotto qualche anno fa dagli stessi autori, in cui si dimostrava che la perdita di olfatto nell'anziano è legata intimamente al suo rischio di morte nei successivi 5 anni (più che di malattie gravi come cancro e insufficienza cardiaca). Gli esperti hanno coinvolto quasi 3000 individui dai 57 agli 85 anni e valutato il loro senso dell'olfatto con una speciale 'penna' che emana odore di menta, pesce, arancia, rosa o pelle.

Il 78,1% del campione ha superato il test riconoscendo gli odori, il 18,7% era in grado di riconoscere solo due odori dei 5 proposti, il 3,2% aveva grosse difficoltà, riconoscendo solo un odore su 5 (2,2%) o nessuno (1%). La salute del campione è stata monitorata per gli anni successivi e registrate le diagnosi di demenza: è emerso che i soggetti che non hanno superato il test olfattivo all'inizio dello studio presentavano un rischio doppio di ammalarsi di demenza nel giro di 5 anni rispetto ai coetanei che hanno saputo riconoscere gli odori. Un semplice ed economico test olfattivo potrebbe essere utilizzato nella diagnosi precoce di demenza e come un mezzo di valutazione del rischio di ammalarsi nel breve periodo (5 anni) molto più pratico da eseguire che i test sulle funzioni cognitive globali.

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