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L’ecocardiografia Doppler quantitativa nella stenosi aortica severa

Cardiologia Redazione DottNet | 09/06/2017 12:26

Analisi del valore prognostico del test durante un esercizio fisico in pazienti asintomatici.

Per stenosi aortica s’intende il restringimento della valvola aortica, responsabile della regolazione del flusso sanguigno tra il cuore ed il resto del corpo. I sintomi variano in base alla gravità della condizione clinica così come gli approcci terapeutici valutati dai medici. La chirurgia è generalmente raccomandata nei pazienti con stenosi aortica valvolare sintomatica ma la gestione della malattia si complica nei pazienti con stenosi aortica severa che non presentano sintomi, quali angina, dispnea e sincope. In questo caso, infatti, l’ampia eterogeneità del decorso clinico sta alimentando il dibattito sulla possibilità di ricorrere precocemente alla chirurgia. L’alto tasso di eventi cardiaci che generalmente viene riportato potrebbe essere collegato al mancato riconoscimento della patologia in pazienti con pochi sintomi, soprattutto in quelli anziani con una riduzione dell’attività o con un’ostruzione valvolare subclinica emodinamicamente significativa; in questi casi l’esame ecocardiografico ha un valore diagnostico limitato.

É proprio in questo contesto che emerge l’ecocardiografia Doppler da sforzo, un interessante strumento per individuare pazienti a rischio di eventi cardiaci. Sebbene questa indagine appaia sicura e con un importante valore prognostico, i dati a supporto sono ancora pochi.

Lo studio di Lancellotti et al. si è proposto di analizzare le potenzialità di questa tecnica nella stratificazione del rischio nei pazienti con stenosi aortica asintomatica e di determinare il suo eventuale valore prognostico addizionale.

Sono stati così analizzati e monitorati, per circa 15 mesi, 69 pazienti (età media di 66 anni) con stenosi aortica severa asintomatica (con un’area della valvola aortica inferiore a 1 cm2 e normale funzione ventricolare sinistra) effettuando delle misurazioni ecocardiografiche quantitative a riposo e durante uno sforzo fisico realizzato in posizione semisupina.

É stato così osservato che:

  • 26 soggetti rispondevano in modo anomalo allo sforzo fisico con angina, dispnea, depressione del tratto ST superiore a 2mm o un cambiamento della pressione sistolica ( 20 mm Hg) durante il test
  • 18 pazienti presentavano eventi cardiaci durante il follow-up, 2 dei quali sono risultati fatali.

Analizzando le risposte all’ecocardiografia doppler quantitativa da sforzo ed il successivo decorso clinico del paziente è stato notato che i soggetti che avevano mostrato un forte incremento del gradiente pressorio durante il test hanno poi avuto problemi cardiaci.

Sono stati così valutati i segni e i sintomi che possono presentarsi durante l’indagine ecocardiografica da sforzo per identificare quelli predittivi di un grave evento cardiaco, come l’infarto o la morte. Sono stati così individuati come fattori predittivi indipendenti: l’incremento del gradiente pressorio medio superiore a 18 mmHg durante l’esercizio, una prova da sforzo anomala e un’area valvolare aortica < 0.75 cm2. Infatti tutti i pazienti che sono andati incontro a eventi cardiaci severi presentavano un’area della valvola aortica < 0.75 cm2, un test da sforzo anomalo e un significativo aumento del gradiente pressorio transaortico medio.

Il test analizzato sembra così dare la possibilità di individuare precocemente i soggetti ad alto rischio di evento cardiaco. Il punto di forza dell’ecocardiografia doppler da sforzo,  che emerge per la prima volta grazie al lavoro di Lancellotti, è l’elevato valore prognostico rispetto ai precedenti test diagnostici e rispetto all’ecocardiografia a riposo.

L’ecocardiografia doppler quantitativa da sforzo potrebbe fornire, dunque, un valido supporto nell’identificazione di un gruppo di pazienti con stenosi aortica severa asintomatica ad alto rischio di sviluppare eventi cardiaci e rappresentare un aiuto nel processo decisionale nella diagnosi clinica.

Fonte:

Patrizio Lancellotti et al. Prognostic Importance of Quantitative Exercise Doppler Echocardiography in Asymptomatic Valvular Aortic Stenosis. Circulation. 2005;112[suppl I]: I-377–I-38

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