Potrebbe favorire l'insorgenza di disturbi di salute per il nascituro
Lo stress della mamma - se continuato nel tempo - può trasmettersi al feto attraverso il liquido amniotico e non è escluso che potrebbe favorire l'insorgenza di disturbi di salute per il nascituro. E' quanto rivela uno studio su gestanti pubblicato sulla rivista Stress.
Condotto da esperti dell'Università di Zurigo e dell'Istituto Max Planck di Monaco, lo studio mostra anche che uno stress momentaneo, non duraturo, non ha influenza particolare sul feto che resta protetto da esso.
Gli esperti hanno studiato un gruppo di gestanti misurando in primis l'aumento degli ormoni dello stress nel sangue delle donne in concomitanza con l'amniocentesi, evidenziando che uno stress momentaneo della donna non influenza in alcun modo la quantità degli stessi ormoni nel liquido amniotico, quindi non influenza il feto. Invece, quando lo stress è cronico, la donna presenta livelli alterati di ormone, il che favorisce il rilascio di ormoni dello stress (CRH) e questi risultano in eccesso anche nel liquido amniotico dove sembrano influenzare - accelerandola - la crescita del feto. "Una eccessiva accelerazione della crescita fetale potrebbe avvenire a spese del corretto sviluppo degli organi", ipotizza Ulrike Ehlert, psicologo che ha coordinato lo studio, ma serviranno ulteriori ricerche per capire se vi sono reali conseguenze per il bebè.
Gli esperti suggeriscono comunque alle donne che sono sottoposte a forti stress per periodi prolungati di farsi aiutare da specialisti per ritrovare un equilibrio.
La procreazione medicalmente assistita rappresenta una soluzione concreta per le pazienti che desiderano avere un figlio
Da Elty, un ecosistema concreto per il benessere materno
Nuovo report su Lancet.Salute materna tema Giornata del 7 aprile
"Isteroscopia, strumento diagnostico e terapeutico di primaria importanza"
Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne
La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità
Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi
Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse
Commenti