I pazienti in terapia con clopidogrel in seguito ad infarto cardiaco presentano un rischio significativamente alto di ricaduta se assumono anche alcuni inibitori di pompa protonica (PPIs), secondo i risultati di uno studio che sarà pubblicato a marzo sul Canadian Medical Association Journal.
Lo studio, condotto per 6 anni, ha coinvolto mille pazienti con infarto del miocardio di 66 o più anni. I ricercatori hanno evidenziato un aumentato rischio di ulteriore infarto del miocardio nei pazienti che assumevano anche un PPI, come omeprazolo, lansoprazolo o rabeprazolo, ma nessuna associazione è stata invece rilevata in coloro che assumevano pantoprazolo o antagonisti dei recettori H2. Precedenti ricerche hanno indicato che gli inibitori di pompa protonica, tranne pantoprazolo, possono bloccare in vivo la capacità di convertire clopidogrel nella sua forma attiva, uno step necessario per ottenere l’effetto anticoagulante di clopidogrel.
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