Manifestazioni articolari della SpA assiali.
Nella grande maggioranza dei casi il processo infiammatorio coinvolge le articolazioni sacro-iliache ed il rachide lombare. Ciò determina rispettivamente la comparsa di dolore in corrispondenza dei glutei (glutalgia) e del rachide lombare. Il dolore ha le caratteristiche cliniche del dolore infiammatorio quali precedentemente descritte nella tabella 2.
Questi due sintomi costituiscono la modalità di esordio in almeno il 90% dei casi. La storia tipica è quella di un giovane adulto che inizia ad avvertire dolore in regione glutea che compare di solito nelle ore notturne e si esacerba prima del risveglio con miglioramento nel corso della giornata.
La lombalgia (che per le caratteristiche del dolore è definita lombalgia infiammatoria) rappresenta l’altro sintomo tipico della spondilite anchilosante. Il processo infiammatorio determina dolore di tipo infiammatorio al rachide con il paziente che avverte dolore in regione lombare che si acutizza nelle ore notturne prima del risveglio, si associa a rigidità mattutina di durata solitamente superiore ad un’ora e migliora con il movimento e nelle ore pomeridiane. La cronologia del dolore è assai tipica e che si ripropone qualora siano interessati altri segmenti della colonna. La mobilità della colonna è limitata in tutti i piani di movimento ed il processo infiammatorio determina reazione ossea nella sede di inserzione del disco intervertebrale con produzione di ponti ossei (detti sindesmofiti), che progressivamente determinano fusione dei corpi vertebrali fino a realizzarsi il quadro della “colonna a canna di bambù” (Figura 1).
Figura 1. SpA assiale in fase avanzata.
L’artrite periferica. Il coinvolgimento di una o più articolazioni periferiche si osserva in circa il 30%-50% dei casi di spondilite anchilosante. Si tratta di solito di una artrite asimmetrica predominante agli arti inferiori, che interessa in ordine di frequenza le ginocchia, caviglie, i polsi, ed i gomiti. L’artrite di per sé non ha niente di specifico dando origine a dolore, tumefazione con versamento articolare ed impotenza funzionale. In una minoranza di casi si ha coinvolgimento di anche e spalle.
Figura 2.
Tenosinoviti ed entesiti. All’artrite si associano spesso manifestazioni da interessamento infiammatorio di tendini ed entesi (per entesi si intende la sede di inserzione di un tendine sull’osso) dando luogo a tenosinovite, entesite e dattilite.
Le tenosinoviti possono interessare ogni struttura tendinea anche se più frequentemente interessati sono il tendine di Achille, i tendini flessori ed estensori delle mani e dei piedi.
Come risulta evidente nel caso riportato in figura 8, la tenosinovite/entesite del tendine di Achille determina un apsetto “bombato” del contorno tendineo.
Figura 3.
La dattilite, riconducibile alla infiammazione dei tendini flessori delle dita, determina un gonfiore di tutto il dito interessato (possono essere interessate più dita contemporaneamente) che assume aspetto a “salsicciotto”. La manifestazione è molto dolorosa e recede con terapia anti-infiammatoria per via sistemica e infiltrazioni locali di cortisonici. E’ manifestazione altamente specifica per la diagnosi di spondiloartrite e si osserva in circa il 25%-30% dei pazienti. Nella figura 4 sono illustrati alcuni esempi di dattilite.
Figura 4.
Uveite anteriore (Iridociclite). Nel 20%-30% dei pazienti si ha uveite anteriore (iridociclite). Nella figura 5 è evidente l’arrossamento dell’occhio in paziente con uveite anteriore acuta in corso di SpA.
Figura 5.
SpA Psoriasica. La SpA psoriasica è frequente, potendola osservare nelle sue varie forme, in circa il 30% dei soggetti con psoriasi, la quale a sua volta ha una frequenza stimata del 3% nella popolazione. La Spa psoriasica insorge più frequentemente tra i 40 ed i 55 anni e non ha predilezione di sesso. In circa il 70% dei casi insorge prima la psoriasi e poi il reumatismo, nel 15% è il reumatismo a precedere la manifestazione cutanea, mentre in un 15% dei casi l’esordio è sincrono (insorgenza di manifestazioni articolari e cutanee nell’arco di 12 mesi). Come illustrato nella figura 6, la SpA psoriasica può presetnarsi in 3 varianti cliniche.
Figura 6.
La variante periferica nella maggioranza dei casi si presenta come oligoartrite asimmetrica, più spesso a carico delle grosse articolazioni. L’artrite della SpA psoriasica può interessare le articolazioni interfalangee distali e può avere decorso destruente le falangi con mutilazioni (artrite mutilante). La SpA psoriasicaè malattia aggressiva che assume andamento erosivo e deformante in almeno il 60% dei casi. Nella figura 7 sono illustrate le varie forme di artrite in corso di SpA psoriasica.
Figura 7.
La variante assiale della SpA psoriasica può assumere andamento del tutto sovrapponibile a quello della spondilite anchilosante.
SpA associata ad IBD (malattia di Crohn e Rettocolite Ulcerosa). Le manifestazioni muscolo-scheletriche sono le manifestazioni extra-intestinali più frequenti potendole osservare nel 20% 30% dei pazienti. Clinicamente se ne distinguono 3 forme (Figura 8).
Figura 8.
Le manifestazioni cliniche della SpA associata ad IBD sono sovrapponibili a quelle delle altre SpA.
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