L’incidenza delle complicazioni neurologiche risulta più alta negli stadi tardivi della CKD e sembra essere influenzata dall’emodialisi.
La malattia renale cronica (CKD) è un problema di salute globale crescente e rappresenta una delle principali cause di mortalità e morbidità. É definita sulla base della presenza o assenza del danno renale ed in relazione al livello funzionale del rene, indipendentemente dal tipo di patologia renale. Per circa i due-terzi dei casi, la CKD si presenta come conseguenza del diabete e/o dell’alta pressione sanguigna e può, a sua volta, contribuire allo sviluppo di diverse condizioni patologiche, soprattutto neurologiche. Considerando il sistema nervoso centrale, si parla di accidenti cerebrovascolari, sindrome da encefalopatia posteriore reversibile, sindrome da demielinizzazione osmotica, infezioni cerebrali e trombosi del seno venoso.
É stato ipotizzato, inoltre, che l’emodialisi possa contribuire all’instaurarsi di altre condizioni neurologiche come la sindrome di disequilibrio, la demenza e l’ictus.
L’obiettivo principale dello studio è stato proprio quello di valutare le complicazioni neurologiche legate alla CKD e studiarne l’eventuale associazione con il trattamento emodialitico.
A tale scopo sono stati coinvolti 100 pazienti, di età inferiore ai 60 anni, con CKD e sono stati divisi in due gruppi in relazione allo stadio della malattia:
Tutte le persone coinvolte sono stati seguite durante il follow-up per valutare le alternazioni neurologiche.
Dal lavoro è emerso che le complicanze neurologiche sono significativamente più frequenti nei casi rispetto ai controlli e tra i soggetti sottoposti a dialisi comparati a chi non utilizza tale trattamento. La complicanza più comune sembra essere l’emicrania in tutti i pazienti arruolati e indipendentemente dal trattamento; mentre condizioni come Ictus, crisi e alterazioni sensoriali sono state significativamente associate allo stadio tardivo della CKD. Inoltre i soggetti del gruppo “casi” sottoposti ad emodialisi mostravano una maggiore incidenza di fenomeni di emicrania, alterazioni sensoriali e ictus rispetto a quelli non in trattamento emodialitico.
Concludendo, lo studio evidenzia che l’incidenza delle complicazioni neurologiche risulta più alta negli stadi tardivi del CKD rispetto a quelli precoci e queste condizioni, inoltre, si presentano con una frequenza maggiore nei pazienti sottoposti a dialisi.
Una stretta collaborazione tra nefrologi, neurologi e altri specialisti potrebbe limitare l’impatto sociale di queste complicazioni neurologiche riducendo la morbidità e la mortalità dei pazienti affetti da CKD.
Fonte:
S.G. Shyam Lakshman et al. A Comparative Study of Neurological Complications in Chronic Kidney Disease with Special Reference to its Stages and Haemodialysis Status. Journal of Clinical and Diagnostic Research. 2016 Dec, Vol-10(12): OC01-OC04.
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