Nel 2016 usati da 8 mln italiani e prescritti da 20mila medici
La Federazione Italiana di Medici Pediatri (Fimp) "condivide pienamente" la decisione delle istituzioni sanitarie di adeguare al resto d'Europa le norme di registrazione dei medicinali omeopatici, tuttavia "proprio per le loro peculiari caratteristiche, sarebbe opportuna una proroga dei tempi previsti per la consegna dei relativi dossier, al fine di consentirne un esaustivo completamento". E' quanto afferma Domenico Careddu, coordinatore del Board scientifico sulle Medicine Complementari e Segretario Nazionale della Fimp. Entro la fine del 2018, ciascun farmaco omeopatico in commercio dovrà ottenere dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) l'Autorizzazione all'immissione in commercio (AIC).
"Il 20% degli italiani utilizza almeno una volta all'anno un omeopatico - sottolinea Careddu -.
Ad aver più volte chiesto una proroga dei termini è anche Omeoimprese, l'associazione di aziende che producono e distribuiscono medicinali omeopatici. Il termine per presentare i dossier è fissato a giugno 2017, ma secondo Omeoimprese servirebbe almeno un anno in più per arrivare all'obiettivo. Da qui la richiesta di approvare nel decreto Milleproroghe un emendamento che proroghi la scadenza per i dossier a giugno 2018. Pena, avverte Omeoimprese, un crollo fino a 90 milioni di euro su 300 milioni di fatturato annui, la scomparsa di piccole e medie aziende e la perdita di migliaia di posti di lavoro.
fonte: fimp
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