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Ex specializzandi, entro marzo il voto al Ddl per l'indennizzo

Professione Redazione DottNet | 24/01/2017 23:19

Il via libera alla transazione, riservata a coloro che hanno avviato il ricorso, consentirà di chiudere la vertenza senza giudizi

La formazione del nuovo Governo ha temporaneamente  bloccato il Disegno di Legge 2400 per indennizzare i medici cui non fu pagata la borsa di studio tra il 1978 e il 1992 e i loro colleghi più giovani cui non furono pagati contributi e assicurazioni nel contratto tra il 1993 e il 2006. Ma l'iter sta riprendendo velocemente il suo cammino: dopo la commissione Istruzione e la Commissione Sanità al Senato per un esame congiunto, oggi è in calendario la Consultiva in Commissione Sanità con il voto in Commissione che dovrebbe arrivare entro marzo. E sarà un importante segnale per tutti i medici in attesa di risposta sull'accordo transattivo, valido, giova ricordarlo, solo per quanti hanno già avanzato il ricorso.

Il disegno di legge n. 2400, adottato come testo base dalla Commissione di merito, oltre al riconoscimento economico retroattivo del periodo di formazione, al pari degli altri testi, stabilisce anche una modalità alternativa di sanatoria, consistente in periodi di contribuzione figurativa, che può condurre al prepensionamento o all'integrazione della pensione già percepita. Per quanto riguarda l'ammontare dei rimborsi, l'articolo 1 prevede una somma di euro 11.000,00 per ogni anno di corso, analogamente a quanto previsto dal decreto legislativo n. 257/91, somma che risulta essere superiore a quanto attualmente liquidato nelle sentenze, ai sensi dell’articolo 11 della legge n. 370 del 1999, in favore di coloro che tempestivamente attivarono le prime rivendicazioni innanzi ai giudici amministrativi.

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