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Tumori al testicolo, aumentano i casi: 220 nuovi pazienti in due anni

Urologia Redazione DottNet | 16/12/2016 16:46

Esperti internazionali a confronto sulle strategie da adottare

"Il Centro di riferimento dei tumori rari ha preso in carico 1128 pazienti affetti da neoplasie rare dal 2013 al 2015, con un progressivo incremento numerico annuale. In particolare per il tumore oggetto del congresso, il tumore germinale del testicolo, che è il tumore solido più frequente nel giovane nella fascia di età 15-45, sono stati presi in carico 220 nuovi pazienti dal 2103 al 2015. Pare evidente che, trattandosi di un tumore raro, questi numeri sono impressionanti".

E' questo l'allarme lanciato nel corso del Congresso internazionale organizzato dalla professoressa Giovanna Palmieri e dal professore Vincenzo Damiano, dal titolo "Health and environment updates in testicular germinal cancer" durante il quale numerosi esperti internazionali hanno discusso in particolare di prevenzione secondaria intesa come diagnosi precoce e che ha visto tra i protagonisti giovani ricercatori napoletani come Pasquale Rescigno che lavora a Londra, Margaret Ottaviano a Napoli e Lucia Nappi da anni a Vancouver.

Il tumore del testicolo registra attualmente un incremento di incidenza in tutti i paesi, ma soprattutto in Italia e nell'Europa dell'Est, dove si registrerà un incremento del 25% al 2025.

"I nostri dati regionali sono in linea con le previsione europee. La sensibilizzazione dei giovani adulti alla problematica sanitaria è fondamentale per consentire al paziente la guarigione. Considerato che il tasso di guarigione per un tumore del testicolo diagnosticato al primo stadio (malattia localizzata al solo testicolo) è pari al 99%, è necessario che i pazienti afferiscano ai centri di riferimento di patologia per l'ottimizzazione delle cure", spiegano i responsabili del Centro di riferimento dei tumori rari della Regione Campania Giovannella Palmieri e Vincenzo Damiano della Federico II di Napoli. La cura della malattia al primo stadio, dopo l'intervento primario di orchifunicolectomia è quanto mai complessa e dibattuta. A tal proposito i tanti esperti internazionali intervenuti si sono confrontati circa le diverse strategie di cura adottate nel mondo.

Tra i numerosi esperti del settore c'erano R. Huddart del Royal Marsden Cancer Foundation di Londra e C. Kollmannsberger, del Prostate Cancer Center di Vancouver. Il Centro Riferimento Tumori Rari, istituito in Regione Campania con decreto dirigenziale n°46 del 7 Ottobre 2009 è concepito con la finalità di offrire ai pazienti affetti da tumore raro, una struttura sanitaria di alta qualità che possa soddisfare i bisogni clinici, assistenziali e relazionali legati a tali neoplasie. Per tale presupposto, esso nasce come aggregazione funzionale di specialisti con formazione specifica nella diagnosi e cura di tali patologie, deputato ad erogare servizi assistenziali in tema di prevenzione, di cura, di controllo periodico clinico-strumentale (follow up).

In un'ottica di disease management, sono privilegiati percorsi di condivisione con la sanità territoriale, al fine di assicurare ai pazienti la migliore strategia diagnostico-terapeutica nell'ambito di uno specifico percorso assistenziale. Il CRTR offre un approccio multidisciplinare alla gestione dei tumori rari mediante collaborazione e condivisione dei casi clinici più dibattuti nell'ambito della rarità con esperti dedicati di patologia quali chirurghi, oncologi medici, radioterapisti, urologi, radiologi, anatomo-patologi, psicologi e consulenti genetisti al fine di migliorare ed implementare il percorso diagnostico-terapeutico di tali tumori.

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