I pazienti sottoposti a intervento durante la notte hanno il doppio delle possibilità di morire
Essere operati di notte sembra essere più rischioso: i pazienti sottoposti a un intervento chirurgico durante la ore notturne hanno il doppio delle probabilità di morire rispetto a quelli operati durante il normale orario di lavoro. E' quanto emerge da una ricerca canadese presentata al World Congress of Anaesthesiologists, il congresso mondiale degli anestesisti in corso a Hong Kong.
La ricerca, condotta dal McGill University Health Centre, ha evidenziato anche che i pazienti operati tardi nel corso della giornata di lavoro o in prima serata hanno un rischio di mortalità più elevato.
La giornata di lavoro è stata divisa in tre blocchi di tempo (giorno, dalle 07.30-15.29; sera, dalle 15.30-23.29; notte 23.30-07.29) e dai risultati e' emerso che i pazienti operati nella notte avevano 2,17 volte più probabilità di morire rispetto a quelli operati durante il normale orario di lavoro diurno, mentre quelli operati alla fine della giornata avevano 1,43 volte più probabilità di morire. Tra le possibili cause individuate affaticamento durante l'anestesia e la chirurgia, i problemi di personale, i ritardi nel trattamento (ad esempio il numero di sale operatorie disponibili), o il paziente troppo malato per poter rinviare.
fonte: ansa
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