Meglio un bel dolce che cedere alla tentazione di una sigaretta, perché così non si rischia di cadere nel vizio della merendina? Niente di più sbagliato, secondo un gruppo di scienziati neozelandesi, che per la prima volta è riuscito a dimostrare che i cibi composti in maggior parte di zucchero o di farina creano dipendenza tanto quando le 'bionde'.
In pratica, più dolciumi e alimenti ricchi di carboidrati mangiamo, più ne sentiremo il bisogno, dando inizio a un circolo vizioso difficile da spezzare tanto quanto quello del tabacco.
Scrivendo sulla rivista 'Medical Hypotheses', gli esperti spiegano che i cibi fatti di carboidrati complessi, come ad esempio i croissant o gli snack dolci confezionati, aumentano repentinamente i livelli di zucchero nel nostro sangue e questo 'balzo' va a stimolare le stesse aree del cervello che sono coinvolte nell’insorgenza delle dipendenze da nicotina e da altre sostanze come le droghe. In altre parole, alcuni di noi accumulano chili di troppo non perché sono irrefrenabilmente golosi, ma perché sono letteralmente 'drogati' di dolci.
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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