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Arriva un manuale per sigle e codici standard in ricette del medico

Farmaci Redazione DottNet | 27/10/2015 20:47

A realizzarlo è la Sifo per evitare ambiguità ed errori

Tra sigle, abbreviazioni e cattiva grafia, spesso è una vera impresa per il farmacista decifrare ricette e prescrizioni. Ecco perchè la Società italiana dei farmacisti ospedalieri (Sifo) ha realizzato un manuale che standardizzi sigle, abbreviazioni e grafie, in modo da evitare sovrapposizioni e ambiguità. A segnalarlo è Federfarma sul suo sito. Il volume, presentato al 36° Congresso nazionale della Società a Catania, è stato preparato con l'idea di proporlo al Servizio sanitario nazionale, perchè lo adotti.

Due le parti in cui è organizzato: la prima dedicata alle regole con cui gestire in ambiente ospedaliero i farmaci ad alto rischio, e la seconda alla codificazione di sigle e simboli. Ad esempio, capita che si ricorra alla lettera U come abbreviazione di 'unità', ma 6U può facilmente scambiato per un 60.

 

Oppure ci si può imbattere nella sigla Qd per 'quam die', cioè una volta al giorno, così come Bid, Tid e Qid stanno per due, tre e quattro volte al giorno. ''L'uso di abbreviazioni e acronimi è diventato un problema preoccupante per la sicurezza dei pazienti - osserva Piera Polidori, direttore scientifico e coordinatrice del Comitato scientifico Sifo - I problemi più comuni sono causati da sigle ambigue, poco conosciute e simili tra loro, che conducono a interpretazioni errate e ad errori medici''. Un tema di cui è consapevole anche il ministero della Salute, tanto che i suoi esperti, in collaborazione con la Sifo e le Regioni, stanno lavorando ad una raccomandazione sull'argomento.

 

Fonte: sifo

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