Una presunta truffa con ricette false organizzata da una coppia di farmacisti sessantenni, marito e moglie, titolare e collaboratrice di una farmacia di Verona, è stata scoperta dal Nas dei carabinieri di Padova nel quadro di una inchiesta coordinata dalla procura scaligera.
Le indagini sono iniziate nel 2013 dopo un controllo da parte del Servizio Farmaceutico della locale ULSS sulla spesa sanitaria che ha evidenziato una sospetta prescrizione di farmaci da parte di un medico di base. Gli accertamenti hanno appurato che i farmacisti, dopo aver rubato il timbro e le ricette rosse all'ignaro medico, le falsificavano intestandole a pazienti inconsapevoli, alcuni dei quali deceduti. Il complesso meccanismo di falsificazione architettato dai farmacisti, secondo l'ipotesi accusatoria, ha consentito di truffare il servizio sanitario nazionale per circa 500 mila euro.
fonte: ansa
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