Le Regioni chiedono che la validità delle graduatorie legate al concorso straordinario andrebbe portata da due a quattro anni. Il motivo sta negli inconvenienti e nei ritardi che si stanno incontrando nell’espletamento delle procedure.
E’ una delle istanze avanzate dalle Regioni nel pacchetto di emendamenti al decreto Milleproroghe approvato il 26 febbraio dalla Conferenza unificata. Tuttavia la richiesta è ormai scaduta (il decreto è stato definitivamente convertito in legge lo stesso giorno in cui si è riunita la Conferenza), anche se la proposta dà un quadro esaustivo sullo stato di avanzamento del concorso.
A preoccupare le Regioni, in particolare, sembra essere la piattaforma del Ministero che avrebbe dovuto snellire e accelerare la parte burocratica del concorso.
Risultato, le amministrazioni che hanno già pubblicato la graduatoria – e hanno superato il termine dei 60 giorni per eventuali ricorsi al Tar – «sono bloccate con le procedure di assegnazione». Tempo sprecato che non ci si può permettere, perché lo scorrimento dovrà consentire l’attribuzione anche delle sedi rese vacanti dalle scelte degli stessi candidati «e detta procedura richiede tempo». I due anni di validità per le graduatorie del concorso straordinario, dunque, «sono oggettivamente pochi» e andrebbero portati almeno a quattro. La diligenza del Milleproroghe è già passata, ma non è detto che le Regioni non intendano riprovarci con qualche altro disegno di legge
fonte: regioni, federfarma
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