Chi soffre di problemi alla pelle lo sospettava da tempo: la tensione peggiora notevolmente il fastidio, regalando prurito e rossori. E spesso per scatenare il problema può bastare un frastuono insopportabile. Un team di scienziati tedeschi, grazie a una ricerca condotta sui topolini, ha fatto luce sull'origine del “prurito da stress”. Ansia e tensioni, infatti, possono attivare le cellule immunitarie della pelle, scatenando una malattia infiammatoria dermatologica. La pelle è la prima barriera che difende l'organismo dalle infezioni. Uno scudo non solo fisico: proprio qui, infatti, i globuli bianchi attaccano virus e batteri invasori. Le cellule immunitarie presenti nella pelle possono reagire troppo, e questo dà origine a malattie infiammatorie come dermatite atopica e psoriasi.
Gli studiosi tedeschi hanno visto che lo stress può scatenare il problema nei pazienti che soffrono di patologie infiammatorie della pelle. Il tutto attraverso un meccanismo che coinvolge cervello, percezione dello stress e pelle. Il gruppo diretto da Petra Arck, dell'Università di medicina di Berlino (Germania) e della McMaster University canadese, ha ipotizzato che lo stress possa esacerbare le patologie dermatologiche aumentando il numero di cellule immuni nella pelle.
Per testare la loro idea, i ricercatori hanno esposto dei topolini a stress sonoro. Scoprendo che la tensione provocava un aumento nel numero di globuli bianchi maturi nella pelle.
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
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Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
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