Il ministero della Salute valuterà "se ricorrano o meno le condizioni per la dispensazione" di ellaOne, la cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo "su prescrizione medica" alla luce degli approfondimenti che l'Aifa e il Consiglio superiore di sanità stanno svolgendo sul farmaco. Lo ha detto nell'Aula della Camera il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo rispondendo a una interpellanza di Gian Luigi Gigli (Pi).
"L'Aifa - ha spiegato De Filippo - dovrà valutare la prevedibile istanza da parte dell'azienda titolare di ellaOne, previa acquisizione del parere della sua commissione tecnico scientifica che sta esaminando gli aspetti di sicurezza dell'uso del farmaco in automedicazione ovvero come farmaco da banco". Inoltre "il Consiglio superiore di sanità si esprimerà nuovamente alla luce della decisione Ue per approfondire i profili sicurezza del medicinale. All'esito degli approfondimenti tecnici si valuterà se ricorrano o meno le condizioni per la dispensazione del medicinale in questione su prescrizione medica".
"Accogliamo con soddisfazione la decisione del governo di rimettere la questione della cosiddetta 'pillola dei 5 giorni dopo' al Consiglio Superiore di Sanità, aderendo così alla nostra richiesta. Ci auguriamo che la valutazione del Css contribuisca a far sì che il rigore scientifico e la salute delle donne prevalgano sugli interessi delle multinazionali. 'EllaOne' è una bomba ormonale e nessuno ne conosce fino in fondo i rischi, specie per le adolescenti. Chi ne risponderebbe, in sede civile oltre che penale, in caso di conseguenze per la loro salute?". Lo dice nell'Aula della Camera Gian Luigi Gigli di Pi, primo firmatario dell'interpellanza urgente al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, con cui si chiedeva chiarezza sugli effetti della cosiddetta 'pillola dei 5 giorni dopo' denominata 'EllaOne'. "Il fatto che l'esecutivo abbia ammesso per la prima volta la capacità di questo farmaco non solo anticoncezionale ma anche di contrasto all'azione del progesterone (e quindi antinidatoria) dimostra a maggior ragione la necessità - sottolinea Gigli - di una riflessione e di un approfondimento scientifico. Non vorremmo che, in un futuro più o meno prossimo, 'EllaOne' venisse venduta senza ricetta come se fosse un'aspirina o, peggio ancora, da un commesso di supermercato".
"L'Aifa - Agenzia italiana del farmaco - decida presto in merito all'uso senza prescrizione medica della pillola dei 5 giorni dopo. C'è già un fondamentale via libera da parte dell'Agenzia europea dei Farmaci (Ema). Le donne italiane si attendono di avere lo stesso trattamento di quelle europee". Così la deputata del Partito Democratico, Roberta Agostini commenta l'interpellanza urgente al ministro della Salute, avvenuta oggi nell'aula di Montecitorio.
Fonte: ansa
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