Canali Minisiti ECM

Aifa, bloccato il vaccino antinfluenzale Fluad: tre morti sospette

Farmaci Redazione DottNet | 28/11/2014 15:41

Ci sarebbero tre sospetti decessi legati alla somministrazione di dosi dei due lotti del vaccino antinfluenzale FLUAD il cui utilizzo è stato oggi bloccato dall'Agenzia italiana del farmaco. I ''tre eventi ad esito fatale - specifica l'Aifa - hanno avuto esordio entro le 48 ore dalla somministrazione delle dosi dei due lotti''. 'In attesa di disporre degli elementi necessari, tra i quali l'esito degli accertamenti sui campioni già prelevati - spiega l'Aifa in una nota - per valutare un eventuale nesso di causalità con la somministrazione delle dosi dei due lotti del vaccino (lotti 142701 e 143301) , l'Agenzia Italiana del Farmaco ha disposto, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di tali lotti''.

L'AIFA invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino FLUAD a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un'alternativa vaccinale. I lotti bloccati dall'Aifa del vaccino antinfluenzale Fluad, dopo tre morti sospette, non sono disponibili e venduti nelle farmacie. Secondo quanto si apprende, infatti, i lotti del vaccino incriminati erano disponibili solo nel canale pubblico o presso i medici di famiglia.

''I vaccini sono una risorsa preziosa e insostituibile per la prevenzione dell'influenza stagionale e delle sue complicanze, che possono dare luogo a casi di intensità severa e colpiscono con frequenza maggiore in particolare gli ultrasessantacinquenni e i pazienti affetti da condizioni croniche preesistenti'': e' quanto afferma l'Agenzia del farmaco in una nota nella quale ribadisce che il provvedimento emanato ieri, che dispone il divieto di utilizzo di due lotti (dosi provenienti dai due lotti 142701 e 143301) del medicinale FLUAD, è stato assunto a scopo esclusivamente cautelativo, a seguito di segnalazioni pervenute all'Agenzia dalla Rete nazionale di farmacovigilanza.

Per leggere la nota informativa di Novartis, si può cliccare qui.

L'Aifa ha confermato che nei casi in questione sono state riportate reazioni avverse, successivamente alla somministrazione del vaccino e in tre casi si sono verificati dei decessi, ma al momento non è certo se si tratti di una casualità oppure se vi sia un nesso con la vaccinazione. ''Un quadro completo - si legge nella nota - potrà essere fornito solo dopo aver analizzato tutti gli elementi di contesto, tra i quali, ad esempio, lo stato di salute dei pazienti, la loro età ed eventuali patologie da cui erano affetti''.  AIFA rinnova in ogni caso l'invito a chi si fosse sottoposto a vaccinazione con uno dei lotti oggetto del divieto di utilizzo a contattare il proprio medico curante.

 

''E' improbabile che esista un nesso diretto tra la somministrazione dei due lotti di vaccino antinfluenzale Fluad, bloccati dall'Agenzia italiana del farmaco, e la morte di tre anziani''. E' questo il giudizio di medici e virologi, i quali sottolineano come tale associazione ''vada del tutto verificata''. Da qui l'invito unanime a ''non farsi prendere dal panico'' ed il consiglio di ''continuare a vaccinarsi'' rivolto in primo luogo alle categorie a rischio come appunto gli anziani ed i malati cronici. ''I tre anziani deceduti - afferma Fabrizio Pregliasco, ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell'Universita' di Milano - erano tutti soggetti già in condizioni di base gravi. Le morti potrebbero dunque non essere direttamente collegate alla somministrazione del vaccino''. Va inoltre ricordato, rileva, ''che tale vaccino è stato già usato in 50 milioni di dosi in 10 anni e non si è mai verificato alcun evento fatale''.

 

Ad ogni modo, il consiglio per coloro che avessero assunto tali vaccini, conferma anche il segretario della Federazione dei medici di famiglia Giacomo Milillo, è di recarsi al Pronto soccorso nel caso di comparsa di qualche sintomo o anche, in assenza di sintomi, per segnalare l'assunzione del vaccino in questione. E va ricordato che trascorse 48 ore dalla somministrazione non vi è più pericolo. L'invito agli anziani resta però quello di vaccinarsi: ''L'influenza - rileva ancora Pregliasco - per i soggetti fragili può portare anche ad ospedalizzazione e morte per complicanze; non bisogna quindi farsi prendere dal panico, tenendo presente che per i malati cronici i rischi da complicanze sono maggiori di quelli legati alla vaccinazione, che sono invece bassissimi''. Anche secondo il presidente della Società italiane di geriatria e gerontologia, Giuseppe Paolisso, è ancora da verificare il legame fra vaccinazioni influenzali e i tre casi di anziani morti. Si tratta solo di ''una misura cautelare ma ancora non è accertato il legame tra causa ed effetto - ha detto Paolisso - i vaccini salvano ogni anno centinaia di migliaia di vite. Le complicanze post-influenza sono fra le prime cause di morte fra gli anziani. Complicazioni broncopolmonari, se si realizzano in un paziente con scompenso cardiaco o un post-infartuato o un diabetico - ha concluso - possono diventare estremamente pericolose. I vaccini non possono essere dichiarati colpevoli senza le certezze scientifiche che dovranno arrivare".

Attualmente, rilevano gli specialisti, i primi dati dal territorio segnalano una tendenza positiva: la campagna di vaccinazioni antinfluenzale ha preso il via da poche settimane, ma il trend sembra essere in crescita, dopo il calo di vaccinazioni registrato nel 2012 (a seguito al ritiro di alcuni lotti, mai giunti sul mercato) e nel 2009 per i timori legati all'influenza pandemica A. La speranza, concludono i medici, è che ora tale evento non crei nuova ''disaffezione'' tra i cittadini rispetto alla vaccinazione.

 

fonte: aifa, ansa

Commenti

I Correlati

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti