Oltre il 90% di chi è convinto di essere allergico alla penicillina in realtà non lo è, e potrebbe essere curato con l'antibiotico più comune invece che con i sostituti, spesso meno efficaci e con maggiori rischi di effetti collaterali, oltre che più costosi.
Lo afferma uno studio della Mayo Clinic di Jacksonville in Florida che verrà presentato al prossimo meeting dell' American College of Allergy, Asthma and Immunology (Acaai). .
La ricerca si basa su 384 soggetti che hanno affermato di essere allergici alla penicillina prima di essere sottoposti a un intervento chirurgico, a cui è stato fatto il test sulla pelle che permette di verificare l'ipersensibilità in 30 minuti.
Nel 94% dei casi il test è risultato negativo, segno che o l'allergia è passata o che non è proprio esistita.
fonte: ansa
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