Canali Minisiti ECM

I farmaci biologici: la nuova frontiera per la lotta contro l’artrite

Reumatologia Adriana Romano | 22/10/2014 15:31

«Artrite reumatoide: uso di etanercept in pazienti con artrite reumatoide di grado moderato. Dati dal registro italiano GISEA»

Approccio terapeutico nell’Artrite Reumatoide


L’obiettivo del trattamento terapeutico dell’Artrite Reumatoide (AR) consiste nella remissione della malattia e nel raggiungimento di una normale funzionalità articolare, attraverso terapie precoci ed aggressive che consistono nella pronta somministrazione di farmaci antireumatici (Disease Modifying Antirheumatic Drugs o DMARDs)  e successivamente di farmaci biologici nel caso in cui la malattia resti attiva. Uno dei punti fondamentali della terapia è stabilire quando e se è opportuno passare dai DMARDs ai farmaci biologici, tra cui gli inibitori del Tumor necrosis factor alpha (TNF-α), dimostratisi molto efficaci in pazienti refrattari ai convenzionali DMARDs.
L’attività della malattia è valutata attraverso misure cliniche validate e l’AR è convenzionalmente definita come attiva quando il punteggio DAS28 (28-Joint Disease Activity Score) è ≥3,2 e suddivisa in AR moderata (M-RA) se il DAS28 è compreso tra ≥3,2 e 5,1 e grave (H-RA) se il DAS28 è ≥5,1, rispettivamente.

Diverse strategie terapeutiche

La risposta clinica è considerata ottimale e pertanto l’AR si definisce in remissione se il DAS28 scende a 2,6, indipendentemente dal livello basale di attività della malattia. Mentre in caso di pazienti con H-RA è univocamente stabilito di iniziare il trattamento con i farmaci biologici dopo fallimento con i farmaci antireumatici convenzionali, i reumatologi adottano strategie diverse in caso di M-RA. Questa differenza di strategia è dovuta principalmente al costo dei biologici e alla mancanza di uniformità tra le Linee guida internazionali. ACR ed EULAR raccomandano la prescrizione di farmaci biologici in pazienti con malattia grave senza indicazione relativa al DAS28, mentre le Linee guida Italiane  raccomandano l’impiego dei farmaci biologici solo in pazienti con DAS28 ≥5.1.  Esiste tuttavia la necessità di estendere la prescrizione dei farmaci biologici a pazienti con AR e punteggio DAS28 ≤5.

1 in quanto molti pazienti con M-RA hanno mostrato un danno articolare significativo con il solo trattamento con i DMARDs.

Farmaci anti-TNF-α e Artrite Reumatoide Moderata

Alcuni studi hanno valutato i benefici clinici raggiunti con farmaci anti-TNF-α nel trattamento della M-RA. In particolare, uno studio pubblicato di recente dal Prof. Iannone e suoi collaboratori sulla rivista Clinical Rheumatology dal titolo “High rate of disease remission in moderate rheumatoid arthritis on etanercept therapy: data from GISEA, the Italian biologics register” ha valutato le risposte cliniche e funzionali precoci e ritardate, in pazienti con M-RA rispetto ai pazienti con H-RA trattati con il farmaco biologico anti-TNF α etanercept. Lo studio si è basato sull’analisi dei dati ricavati dal registro italiano GISEA (Gruppo Italiano per lo Studio dell’ Early Arthritis) e in particolare sulla remissione della malattia e sul miglioramento funzionale, in base al punteggio DAS28 (28-Joint Disease Activity Score), oltre che sulla valutazione del questionario HAQ (Health Assessment Questionnaire) in pazienti con M-RA e H-RA trattati con etanercept.
Per lo studio sono stati arruolati 953 pazienti con AR, 320 con  M-RA e 633 H-RA. Età e durata della malattia sono state simili in entrambe le coorti, ma i pazienti H-RA avevano assunto più farmaci antireumatici DMARDs rispetto ai pazienti  M-RA. Dopo 1 anno di trattamento, la percentuale di pazienti che aveva raggiunto una remissione dalla malattia e normale funzionalità articolare risultava maggiore nella coorte M-RA (21,4 %) rispetto alla coorte H-RA (14,8%), indipendentemente dalla durata della malattia.
Dopo un anno di trattamento, l’aderenza alla terapia con etanercept è risultata 87,1% nei pazienti H-RA e 82,2% nei pazienti M-RA, ma la differenza non è risultata statisticamente significativa.
Lo studio ha dimostrato che la probabilità di raggiungere la remissione clinica e la normalità funzionale con etanercept è maggiore in pazienti con AR moderata  rispetto ai pazienti con AR grave.
Tali risultati possono essere di aiuto per i clinici al fine di scegliere la migliore strategia terapeutica.
 

Commenti

I Correlati

Il machine learning, ovvero l'apprendimento automatico, potenzialmente potrà migliorare diagnosi e cure per chi ne soffre

Una ricerca in corso presso diversi Atenei italiani e altre Università nel mondo si sta focalizzando sulle possibili indicazioni utili dalla biopsia del tessuto sinoviale, da cui si potrebbe dedurre la remissione o meno indotta da differenti trattame

Herpes, Covid, influenza, pneumococco, le immunizzazioni più consigliate

Giacomelli: "Sono due anticorpi monoclonali che vengono utilizzati in maniera specifica: mepolizumab, scoperta abbastanza recente, che è un anti-interleuchina 5, e rituximab che blocca i linfociti B"

Ti potrebbero interessare

Il machine learning, ovvero l'apprendimento automatico, potenzialmente potrà migliorare diagnosi e cure per chi ne soffre

Una ricerca in corso presso diversi Atenei italiani e altre Università nel mondo si sta focalizzando sulle possibili indicazioni utili dalla biopsia del tessuto sinoviale, da cui si potrebbe dedurre la remissione o meno indotta da differenti trattame

Herpes, Covid, influenza, pneumococco, le immunizzazioni più consigliate

Giacomelli: "Sono due anticorpi monoclonali che vengono utilizzati in maniera specifica: mepolizumab, scoperta abbastanza recente, che è un anti-interleuchina 5, e rituximab che blocca i linfociti B"

Ultime News

Più letti