La gestione della psoriasi nell'adolescenza è un compito interessante e complicato data la scarsità di terapie approvate ufficialmente, infatti i dati derivanti da studi randomizzati controllati, sono limitati e a questo si aggiunge l'assenza di linee guida standardizzate.
Quindi i medici devono fare affidamento ai test pubblicati da casi clinici, sia in dermatologia, che dall'applicazione di farmaci per altre patologie pediatriche. La psoriasi è una malattia cutanea infiammatoria cronica che colpisce il 2% -4% della popolazione mondiale, la prevalenza della malattia nell'infanzia e nell'adolescenza è compresa tra lo 0,5% ed il 2%.
E’ bene chiarire che la psoriasi non deve essere curata costantemente, infatti l'obiettivo principale dei trattamenti è quello di stabilire il controllo della patologia in periodi prolungati; in quanto è una malattia che può compromettere anche lo sviluppo psicologico adolescenziale.
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
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