Non è vero che i due farmaci, usati per il trattamento della degenerazione maculare neovascolare legata all'età e di altre retinopatie, sono uguali per sicurezza, perchè uno, Avastin (bevacizumab), produce più effetti collaterali dell'altro, Lucentis (ranibizumab): così alcuni oculisti italiani, dopo la decisione dell'Antitrust di multare le due aziende Roche e Novartis per aver fatto cartello.
''I due farmaci sono molecole differenti - spiega Francesco Bandello, direttore dell'unità di Oculistica dell'ospedale San Raffaele di Milano - anche se entrambe inibiscono il Vegf, cioè il fattore di crescita vascolare. Avastin è un anticorpo intero, mentre Lucentis ne è un frammento, che ha vita più breve e rimane in circolo meno tempo (2 ore contro 20 giorni), per minimizzare possibili effetti collaterali''. Inoltre, rileva Bandello, diversi studi internazionali hanno dimostrato come ''Avastin abbia un rischio di effetti collaterali superiore del 30%''. Si tratta di possibili eventi arterotrombotici, emorragie, insufficienza cardiaca congestizia e trombosi venosa.
''La scelta - prosegue Bandello - di una terapia dovrebbe essere vincolata ai soli criteri di efficacia e sicurezza.
fonte: ansa
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