Canali Minisiti ECM

Il parere degli oculisti: Avastin più pericoloso

Farmaci Redazione DottNet | 05/03/2014 19:44

Non è vero che i due farmaci, usati per il trattamento della degenerazione maculare neovascolare legata all'età e di altre retinopatie, sono uguali per sicurezza, perchè uno, Avastin (bevacizumab), produce più effetti collaterali dell'altro, Lucentis (ranibizumab): così alcuni oculisti italiani, dopo la decisione dell'Antitrust di multare le due aziende Roche e Novartis per aver fatto cartello.


''I due farmaci sono molecole differenti - spiega Francesco Bandello, direttore dell'unità di Oculistica dell'ospedale San Raffaele di Milano - anche se entrambe inibiscono il Vegf, cioè il fattore di crescita vascolare. Avastin è un anticorpo intero, mentre Lucentis ne è un frammento, che ha vita più breve e rimane in circolo meno tempo (2 ore contro 20 giorni), per minimizzare possibili effetti collaterali''. Inoltre, rileva Bandello, diversi studi internazionali hanno dimostrato come ''Avastin abbia un rischio di effetti collaterali superiore del 30%''. Si tratta di possibili eventi arterotrombotici, emorragie, insufficienza cardiaca congestizia e trombosi venosa.
 ''La scelta - prosegue Bandello - di una terapia dovrebbe essere vincolata ai soli criteri di efficacia e sicurezza.

Pur comprendendo la necessità di bilanciare l'erogazione delle cure da parte del Ssn in un contesto economico complesso con l'accesso alle terapie a tutti, non credo che valutazioni di risparmio possano essere i parametri alla base dell'utilizzo di una molecola, prescindendo dalla tutela della sicurezza''. Dello stesso parere anche Giovanni Staurenghi, Direttore dell'unità di Oculistica dell'ospedale Sacco di Milano, che rileva come ''studi clinici indipendenti, condotti anche dal National Institutes of Health americano, abbiano evidenziato un rischio maggiore di effetti avversi con Avastin rispetto a Lucentis. L'oculista non dovrebbe avere dubbi e avere come priorità la tutela della sicurezza dei pazienti e non ragioni economiche''.

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ti potrebbero interessare

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

Ultime News

Più letti