Realizzare un sistema di tele-monitoraggio per la cura dei pazienti ricoverati in terapia intensiva e individuare, per quelli in morte cerebrale, le strategie più opportune nell'attività di stabilizzazione del potenziale donatore per la migliore preservazione degli organi.
Questo l'obiettivo del progetto pilota "Tele-ICU", presentato ieri all'Ismett (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione) di Palermo, che prevede, grazie al teleconsulto e alla telemedicina, di integrare competenze ed esperienze sanitarie per offrire la più qualificata assistenza clinica ai pazienti ricoverati in terapia intensiva a Caltanissetta e a Taormina. Il progetto è parte del programma "Più segnalazioni-meno opposizioni", elaborato dal Centro Regionale Trapianti (CRT) della Sicilia (con cui Ismett e Upmc Italy hanno siglato una convenzione) e finanziato dall'assessorato regionale della Salute con 2 milioni di euro. "La Tele-ICU è un sistema di comunicazione che permette al medico - ha spiegato Bruno Gridelli, direttore dell'Ismett - di poter dialogare a 'distanza', attraverso lo scambio di informazioni e di immagini, con il collega che si sta prendendo cura del paziente. Il sistema consente, infatti, la comunicazione audio e video e la condivisione dei dati dei pazienti, come anche immagini radiologiche o i dati provenienti dai monitor dei segnali vitali, o quelli che sono registrati sulla cartella clinica elettronica". I medici delle Terapie intensive di Caltanissetta o di Taormina hanno, così, la possibilità di segnalare il paziente che si trova in una situazione critica, coinvolgendo le professionalità mediche o riabilitative dell'Ismett "per scambiarsi e condividere informazioni sugli esami di laboratorio - ha continuato in conferenza stampa Gridelli - la gestione respiratoria, la valutazione emodinamica e vedere in diretta le immagini degli esami endoscopici o radiografici". Diverso è il coinvolgimento dell'Ismett nel caso di un paziente in "morte cerebrale": il personale medico cercherà di garantire l'ottimale gestione degli organi del donatore e migliorarne le condizioni di funzione in modo da permettere il recupero dell'organo al fine del trapianto.
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Fonte: ismett
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