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E-cig, è scontro tra farmacisti e ministero

Farmacia Redazione DottNet | 25/06/2013 17:20

Adesso è guerra tra farmacisti, tabaccai e ministero per la sigaretta elettronica. Come si ricorderà il Consiglio dei ministri della Salute europei riunito a Lussemburgo lo scorso venerdì si era detto favorevole alla vendita in farmacia.

Tuttavia dopo gli interventi dei ministri italiano e francese c’è stato un cambio di direzione. “L'idea prevalente con cui i ministri europei sono arrivati all'incontro – diceva il ministero della Salute Lorenzin - era di considerare le sigarette elettroniche contenenti più di 1 mg di nicotina, pari a un medicinale”. Invece l'intervento dei due ministri, italiano e francese, ha fatto riflettere sul fatto che stando ai pareri del Consiglio superiore della sanità e dell'analogo francese, non ci sono evidenze scientifiche per poterlo affermare. Le istanze dei due ministri sono state quindi accolte e i colleghi europei hanno rimandato la discussione e si sono ripromessi di riparlarne in sede di Parlamento europeo. Dovrebbe quindi arrivare nelle prossime settimane l’ordinanza con la quale si recepisce il parere del Consiglio superiore di sanità sia per le restrizioni d'uso sia per la parte in cui afferma che le e-cig non possono essere considerate un "farmaco per funzione", escludendo di fatto la possibilità di venderle esclusivamente in farmacia come gli altri sostitutivi nicotinici, come i cerotti e chewing-gum.

L’ipotesi ha fatto scatenare i farmacisti perché rivendicano il monopolio dei prodotti medicinali e se la sigaretta elettronica sarà equiparata a un cerotto alla nicotina o alle pillole per smettere di fumare, i farmacisti chiedono di venderla perché è un farmaco. "Le farmacie sono pronte - affermava la presidente di Federfarma - soprattutto se si tratta di partecipare a una battaglia contro il fumo, dannoso per la salute, e di assicurare che un prodotto sia sicuro ed efficace. Del resto di screening di questo tipo ne abbiamo fatto e ne facciamo molti, e le farmacie sono abituate a fornire questo tipo di assistenza, consigli e supporto. Aspettiamo di vedere quindi l'ordinanza che verrà dal Ministero della Salute. Al riguardo - conclude - trovo molto corretto quanto anticipato dal ministro della Salute Lorenzin, che ha detto che l'ordinanza verrà fatta in base ai pareri scientifici del Consiglio Superiore della Sanità".

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Fonte: Federfarma, fofi

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