Mancano circa 3 settimane dall'entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sui prodotti cosmetici, CE 1223/2009, che stabilisce nuove regole per la sicurezza per i consumatori e una stretta sulle pubblicità ingannevoli.
Ne hanno discusso gli operatori del settore ed i ricercatori in occasione del convegno sugli aspetti regolatori e le problematiche emergenti sui cosmetici svolto a Roma all'Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il ministero della Salute. Il regolamento, che entrerà in vigore l'11 luglio, stabilisce la figura di un responsabile aziendale sulla conformità dei prodotti alla legge, migliorie nella valutazione della sicurezza e l'applicazione delle norme Iso di buona pratiche di fabbricazione che fino ad oggi non erano obbligatorie nei laboratori del settore. Il regolamento prevede anche un sistema di ''cosmeticovigilanza'' per il controllo della situazione reale dei prodotti presenti sul territorio nazionale per salvaguardare la salute pubblica, con la partecipazione e cooperazione fra il Ministero della Salute, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Consiglio Nazionale Anticontraffazione, i NAS - Nuclei Anti Sofisticazioni e l'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. Per la prima volta, infine, le normativa identifica dei criteri comuni per gli slogan pubblicitari ai quali le aziende produttrici dovranno attenersi, soprattutto in termini di veridicità delle promesse fatte. In pratica se una crema vanta proprietà ringiovanenti, queste dovranno essere dimostrate con prove cliniche e di efficacia. I criteri valgono anche per ciò che verrà scritto sulle etichette dei prodotti.Nel 2012 in Italia sono state sequestrate dai Nas 24.400 confezioni di prodotti di bellezza, per un valore di 248.
I sequestri dei Nas: Sono state 5 le chiusure e i sequestri degli stabilimenti irregolari. ''Le infrazioni sono state soprattutto amministrative e meno riguardanti i rischi per la salute'' ha spiegato Dario Praturlon, capitano del reparto analisi del Comando Carabinieri per la tutela della salute (Nas) al convegno sugli aspetti regolatori e le problematiche emergenti sui cosmetici svolto oggi a Roma all'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il Ministero della salute. ''Ci sono stati casi di etichette non scritte in lingua italiana mentre la legge lo prevede, prodotti che vantavano proprietà terapeutiche ma che in realtà non contenevano alcun principio attivo curativo. Abbiamo riscontrato la presenza di idrochinone e cortisonici in alcuni prodotti sbiancanti per la pelle, nitroglicerina e altri componenti vietati nei prodotti di bellezza. In alcuni casi i luoghi di produzione erano privi dei requisiti igienico-sanitari e abbiamo trovato anche metalli pesanti. Sequestrati anche alcuni prodotti che potevano essere scambiati per alimenti, soprattutto dai bambini, come un bagno doccia che si chiamava 'crema fondente cacao'''. ''Il problema delle contraffazioni riguarda soprattutto i prodotti importati dai paesi extracomunitari e molto poco le società che operano all'interno dell'Unione Europea'' ha sottolineato Pratrulon.
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Fonte: Iss, nas
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