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Cosmesi in farmacia, futuro in crescita. Occorre più specificità nei prodotti

Farmacia Redazione DottNet | 20/04/2013 14:47

Un lieve calo. Dietro al quale, pero', ci sono tutti gli elementi per una crescita futura. E' il settore dei cosmetici in farmacia, che ha visto, nel 2012, un calo nel valore di mercato dell'1,4%. Segmenti diversi hanno infatti tendenze opposte, con un comune determinatore: la qualità paga; i prodotti indifferenziati, no. Sono questi alcuni degli elementi emersi nel convegno 'Il ruolo sempre piu' importante del cosmetico nella farmacia che cambia' organizzato dal gruppo cosmetici in Farmacia (Gcf) di Unipro a Cosmofarma, la più importante fiera italiana del settore in corso a Bologna.

  Come ha spiegato Lorenzo Brambilla di Ims Health, infatti, in un quadro di crisi ''ci sono delle zone di luce. Abbiamo visto che nei dieci mercati principali, che rappresentano l'85% del totale, il contorno occhi, le pelli alterate,  trucco e dei solari, fanno registrare una forte crescita''. Accanto a questi settori forti differenze ci sono anche tra le fasce di prezzo: da un lato i prodotti di fascia altissima - che vanno molto bene - quelli di fascia alta - che comunque crescono - e quelli di fascia medio-alta - che tengono; dall'altro quelli del segmento medio-basso e basso che calano tra il 4 e il 5%.  Per questo, per Brambilla, le farmacie dovrebbero puntare sulla specificità dei prodotti abbandonando quelli più indifferenziati. Un'analisi, sulla quale ha concordato anche il presidente di Gcf, Vincenzo Maglione. ''Dopo anni di crescita - ha detto - anche il canale di vendita dei cosmetici in farmacia cala dell'1,4%, per un valore di mercato che supera i 1750 milioni.  Una contrazione comunque inferiore rispetto ad altri settori, a conferma del fatto che i consumatori riconoscono nella farmacia livelli di specializzazione, cura del servizio e qualificazione degli addeti superiori''.

''Stiamo vedendo una contrazione anche in una roccaforte come quella dei consumi di cosmetici nelle farmacie. La crisi, dopo altri settori e' arrivata anche alla salute che e' l'ultima cosa ad esser stata tagliata. Ma proprio il mondo del cosmetico di alto livello può essere un'occasione per rilanciare non solo il settore farmaceutico ma anche il Paese'', conferma  il presidentedel Gcf, Vincenzo Maglione.   ''Anche la Cina - ha spiegato il leader del Gruppo Cosmetici in Farmacia di Unipro - come abbiamo visto nel convegno, punta sulla dermocosmesi come risorsa per aumentare il Pil. Rischiamo di far passare un treno. Dobbiamo lavorare tutti insieme. La ricerca farmaceutica dovrebbe puntare sui cosmetici di farmacia, cosmetici di alto livello con dietro della ricerca. Se puntiamo sui prodotti generici, la concorrenza sui grandi numeri non la reggeremo mai''. 

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Fonte: Cosmofarma

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