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Sindacati in crisi: calano iscritti e consensi. Crescono solo le sigle minori

Sindacato Redazione DottNet | 27/11/2012 09:51

Sindacati in crisi d’immagine e di rappresentatività. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio di Merqurio alle domande relative al ruolo svolto dalle confederazioni e dai numeri diffusi da Aran e Sisac (clicca qui per scaricare il documento completo con i dati sigla per sigla) sulla rappresentatività per il triennio 2013-2015. Il dato che emerge riguarda gli iscritti nell’area della dirigenza medico veterinaria che, come valore assoluto, sono in calo secondo l’indice di rappresentatività 2013-2015 confrontato con quello del precedente periodo biennio 2008-2009.

Anche il comparto fa registrare una perdita di deleghe (-8.535) passando dalle 287.345 del precedente biennio alle attuali 278.810. va meglio, a quanto pare,  per la medicina convenzionata (medicina generale, specialistica ambulatoriale e pediatria di libera scelta) che,  secondo i numeri forniti dalla Sisac, quest’anno fa registrare un + 0,25% rispetto al 2011. Vediamo i dettagli:

Dirigenza medica:  gli iscritti erano 77.685 mentre adesso sono 72.689. Cala il numero delle deleghe e cambiano le percentuali di rappresentatività in proporzione al nuovo numero di iscritti. Leader  resta comunque l’Anaao anche se  passa da 15.897 deleghe del periodo 2008-2009 alle attuali 14.728 con la  rappresentatività che scende dal 20,58% al 20,26%. La Cimo passa invece da 8.933 a 8.567 deleghe ma, registrando un calo minore in percentuale sugli iscritti, aumenta la sua rappresentatività passando da 11,50% a 11,79%. Lo stesso vale per la Fp Cgil e Cisl Medici che perdono anch'essi deleghe ma aumentano la loro rappresentatività. Di contro è in crescita l’Arooi Emac che guadagna deleghe passando da 7.248 a 7.292, il Fassid 5.436 attuali contro i 4.

486 della precedente rilevazione, la Fesmed 5.106 contro 4.345 e l’Anpo con 4.851 4.218. “L'onda lunga della crisi delle istituzioni si riflette anche sui sindacati”, commenta  Costantino Troise, presidente di Anaao Assomed. “I numeri si possono leggere in maniera diversa -  precisa Troise - E tutto sommato il risultato è più contenuto di quanto ci si sarebbe potuti aspettare, in funzione della demografia e delle condizioni di lavoro. Mi riferisco alle pensioni e al blocco dei contratti. Del resto è in atto un attacco forsennato ai lavoratori del pubblico impiego e questi sono i risultati, in un'epoca nella quale anche l'adesione sindacale costa. E non solo in termini economici”. Un aspetto che colpisce nei dati è che a subire più effetti siano stati i grandi sindacati, quelli generalisti, a favore dei piccoli sindacati, segno forse di un ripiegamento sulle singole professionalità che anche Troise conferma “è in atto indubbiamente una frammentazione della categoria all'insegna del "piccolo è bello", nell'ottica che ci si possa difendere meglio. Certo è un segnale  da registrare”. 

Dirigenza non medica:  Per quanto riguarda la Dirigenza non medica, ovvero quella che l’Aran identifica nella sigla Spta (Sanitaria Professionale Tecnica e Amministrativa),anche qui troviamo una perdita di consensi nel sindacato. Nel precedente biennio le deleghe totali erano 14.136, oggi sono scese a 12.092.  Qui al primo posto troviamo il Fassid con 3.916 deleghe, grazie all’ingresso dei farmacisti del Sinafo e agli psicologi dell’Aupi, bene anche la Fedir, unica a guadagnare, con 749 deleghe contro le 560 precedenti. 

Medicina convenzionata: medicina generale, la specialistica ambulatoriale e la pediatria di libera scelta risulta in crescita, anche se limitata. Secondo i numeri forniti dalla Sisac (rilevazione al 1° gennaio 2012), quest’anno il totale delle deleghe per la medicina convenzionata (Medicina generale, Specialistica ambulatoriale e Pediatria) è stato pari a 61.060, in crescita dello 0,25% rispetto al 2011, quando il numero era di 60.902 unità. 

 Medicina generale. Iscritti in calo dello 0,5%. Nello specifico, l’Area della medicina generale, al 1° gennaio 2012 ha ottenuto un numero totale di deleghe pari a 41280, in calo di 215 unità, ovvero lo 0,5% in meno rispetto alle 41.495 rilevate nel 2011. Per quanto riguarda i sindacati maggiormente rappresentativi della medicina generale non si registrano modifiche significative. In testa c’è sempre la Fimmg con 26.489 deleghe nel 2012 (-0,3% rispetto al 2011) e con una rappresentatività di Area pari al 64,17%. A seguire lo Snami con 7.115 deleghe (lo 0,7% in meno rispetto al 2011) e una rappresentatività del 17,24%. Sul terzo gradino si conferma lo Smi con 4.982 deleghe (in calo del 2% rispetto al 2011) e con una rappresentatività del 12,07%. Ultimo sindacato ad aver raggiunto il 5% della rappresentatività è Intesa Sindacale che raggruppa le sigle Cisl medici, Fp Cgil Medici, Simet e Sumai-Assoprof vede crescere nel 2012 il numero delle deleghe dell’1,8% per un totale di 2.455 unità. 

Specialistica ambulatoriale. Iscritti salgono del 2,5%. È l’unica Area con un trend di crescita. Nel 2011 erano state rilevate 12.334 deleghe, che sono diventate 12.651 nel 2012 con una crescita del 2,5%. Nello specifico dei sindacati in testa troviamo sempre il Sumai-Assoprof con una rappresentatività di area del 79,19 % e che nel 2012 ha registrato 10.018 deleghe, pari all’1,8% in più rispetto all’anno prima in cui erano 9.839. A seguire la Cisl Medici con una rappresentatività nel 2012 del 7,83%, pari a 991 deleghe (+4,2% rispetto al 2011). Sul terzo gradino del podio si conferma la Uil Fpl Federazioni Medici con 945 deleghe nel 2012 (+1,2% rispetto al 2011) e una rappresentatività del 7,47%. 

Pediatria di libera scelta. Deleghe in lieve aumento dello 0,8%. Il sindacato con la maggiore rappresentatività di Area (77,01%) resta la Fimp che ha registrato 5.490 deleghe nel 2012 (in calo dell’1,4% rispetto al 2011). A seguire c’è sempre la Federazione Cipe – Simpef con 1.228 deleghe (-3% rispetto al 2011) e una rappresentatività del 17,23%. Al terzo posto invece, c’è una novità. Stiamo parlando dello Smi-Unp Federazione pediatri che ha superato il 5% della soglia minima per la firma dei contratti ,con i suoi 360 iscritti pari al 5,05% del totale dell’Area.

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