Ormai è stata aperta una breccia irreparabile nel muro dell’ingiustizia e della resistenza al pagamento da parte dello Stato. Oggi a Roma, grazie alla sentenza n. 20478/12 altri 650 Medici Consulcesi stanno festeggiando 21 Milioni di euro di dovuto risarcimento per gli anni di specializzazione non retribuiti (di cui 1 milione solo per interessi e rivalutazione).
La giurisprudenza si dimostra consolidata a favore del Medico e questa ulteriore vittoria non fa che confermarlo. Anche Esperti legali confermano che è sicuramente vantaggioso aderire alle nuove cause che si confermano sempre più veloci come nella recentissima sentenza di Venezia dove l’erogazione effettiva del denaro è avvenuta in soli 5 mesi. Lo scetticismo di pochi professionisti ormai deve lasciare il posto alla certezza inconfutabile delle sentenze e dei numeri. E’ vero che in passato i procedimenti sono stati molto lunghi (sebbene va notato che i risarcimenti, visti i maggiori interessi e rivalutazioni, siano ingenti), ma grazie proprio a quei colleghi “pionieri” che hanno visto le loro cause durare tantissimi anni, ora si ha i la possibilità di far parte della “nuova generazione” di cause che vedono il procedimento durare pochissimo, diventare esecutive già in primo grado (come nel caso di Genova) e con i rimborsi effettivamente erogati in pochi mesi (come a Venezia). L’ Associazione Consulcesi si dichiara felicissima dei risultati e promette che altre sentenze favorevoli arriveranno “a pioggia” già entro questo fine anno.
Tutti i medici quindi sono avvisati ed hanno la possibilità di un contatto gratuito con i consulenti legali all’800.122.777 o www.consulcesi.it
Informazione pubblicitaria di CONSULCESI
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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