Il modello 'europeo' di distribuzione dei farmaci, in cui e' lo Stato ad accollarsi la spesa, e' destinato a scomparire nei prossimi anni. Lo ha affermato Stefano Pessina, executive chairman di Alliance Boots, azienda leader nel settore, durante una lezione al Cnr in occasione del conferimento dell'Alkemon International Prize. "In tutta Europa la crisi sta facendo si' che i governi cerchino di risparmiare il piu' possibile sui farmaci - ha spiegato Pessina - questo a lungo termine portera' a forme diverse di pagamento, da una compartecipazione sempre maggiore alla spesa da parte dei pazienti al coinvolgimento di assicurazioni".
Il paese dove il peso della crisi si sta facendo gia' sentire, ha sottolineato l'esperto, e' ovviamente la Grecia: "Li' il taglio dei prezzi e' stato cosi' grande che da una parte i produttori non considerano piu' remunerativo vendere i farmaci - ha spiegato Pessina - dall'altra gli stessi farmacisti preferiscono esportarli con il mercato parallelo, perche' guadagnano di piu'". Il futuro del mercato farmaceutico mondiale, ha pero' notato Pessina, e' comunque roseo: "Nel 2015 si arrivera' a una spesa globale di 1100 miliardi di dollari - ha affermato - con una crescita di 240 miliardi dovuta soprattutto ai paesi emergenti".
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