La vitamina D3 rappresenta un utile supporto per le donne che soffrono di dolori mestruali. I risultati provengono da uno studio italiano, coordinato da Antonino Lasco che ha trovato in collaborazione con il suo team un'alternativa ai farmaci antidolorifici e agli anticoncezionali. La vitamina D agisce riducendo la produzione di citochine, e prostaglandine, che sono ritenute la causa dei dolori mestruali.
Nel corso dello studio sono state osservate 40 donne con mestruazioni dolorose e somministrata una dose di 300mila UI di vitamina D3. Sono necessari due mesi di trattamento affinché si raggiungano le concentrazioni plasmatiche sufficienti ad indurre l’effetto antidolorifico. Tale azione è stata osservata nelle donne che avevano assunto la dose di vitamina, al contrario, il 40 per cento delle donne a cui i ricercatori hanno dato del placebo, hanno continuato ad assumere farmaci antidolorifici per avere un’attenuazione del dolore
Bibliografia: Lasco A. Improvement of Primary Dysmenorrhea Caused by a Single Oral Dose of Vitamin D: Results of a Randomized, Double-blind, Placebo-Controlled Study. Arch Intern Med. 2012 Feb 27;172(4):366-7.
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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