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Eseguito a Padova il primo intervento di cardiochirurgia con innovativa tecnica mininvasiva

Cardiologia Fidia Detailing | 16/12/2011 12:06

Effettuato il primo intervento di cardiochirurgia al mondo, con una tecnica innovativa mininvasiva. L’evento si è verificato a Padova, centro d'eccellenza per la cardiochirurgia, in cui un paziente sottoposto già a trapianto di cuore è stato eseguito anche il trattamento di un aneurisma dell'aorta ascendente e dell’arco aortico, mediante l’applicazione di un’innovativa tecnica endovascolare. L’intervento, i cui risultati sono stati poi pubblicati sulla rivista scientifica internazionale The Annals of Thoracic Surgery, è stato eseguito da un’equipe medica costituita da cardiochirurghi, chirurghi vascolari ed emodinamisti, e guidata dal Prof. Gino Gerosa.

La paziente, una donna di 54 anni che ora gode di un ottima salute era stata sottoposta, in passato, a by-pass aortocoronarico e successivamente a trapianto cardiaco; a tre anni dal trapianto presentava uno pseudo-aneurisma dell'aorta ascendente e dell'arco aortico e una stenosi delle arterie iliache femorali con possibilita' di rottura dell'aneurisma (dilatazione dell'aorta) e pericolo di vita. Il professor Gerosa con una piccola incisione di 4 cm ha inserito due protesi endovascolari di materiale artificiale lunghe in totale 14 cm attraverso l'apice del ventricolo sinistro (qui sta l'innovazione dell'intervento). Le protesi inserite con tecnica endovascolare sono servite a escludere gli aneurismi evitandone la rottura.

L'intervento, effettuato in due tempi nell'arco di 48 ore, ha visto l'alternarsi di diversi specialisti multidisciplinari. E' durato complessivamente 6 ore e comprendeva una prima parte eseguita dai chirurghi vascolari, che hanno collegato i vasi epiaortici all'aorta toracica discendente con una protesi vascolare in toracotomia. "Questo nuovo tipo di intervento ci ha dato la possibilita' - dicono i chirurghi - di ridurre in maniera importante i rischi di un intervento cardiochirurgico classico, con un recupero veloce per il paziente".

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