L’applicazione di mio-inositolo come agente in grado di indurre una gravidanza in donne affette da sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), potrebbe rappresentare una strategia farmacologica alternativa nella prevenzione primaria del diabete gestazionale. Questo è quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista ufficiale dell’International Society of Gynecological Endocrinology, eseguito con l’obiettivo di valutare retrospettivamente la prevalenza del diabete gestazionale (GD) nelle gravidanze ottenute attraverso l’applicazione di mio-inositolo amministrazione nelle donne affette da sindrome dell'ovaio policistico.
Lo studio, della durata di tre anni, ha preso in considerazione 98 gravidanze ottenute mediante assunzione di mio-inositolo o metformina (gruppo di controllo). Mentre il mio-inositolo è stato assunto durante l’intero periodo gestazionale, il gruppo delle donne sottoposte a trattamento con metformina ha interrotto l'assunzione del farmaco subito dopo l’inizio della gravidanza. Senza prendere in considerazione i casi di aborto spontaneo e le gravidanze gemellari, è stat effettuata un’analisi retrospettiva su 46 donne nel gruppo di mio-inositolo e 37 nel gruppo di controllo. Come end point primario è stato considerato la comparsa di diabete gestazionale in entrambi i gruppi, mentre l’end-point secondarioè rappresentato da complicanze della gravidanza: disordini ipertensivi, nascita prematura, macrosomia e necessità di taglio cesareo.
Bibliografia: D’Anna R. et al. Myo-inositol may prevent gestational diabetes in PCOS women Gynecol Endocrinol. 2011 Nov 28
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