Canali Minisiti ECM

Un vaccino determina un aumento delle risposte a qualsiasi terapia successiva. Studio pilota su donne con cancro all’ovaio o al seno

Ginecologia Redazione DottNet | 11/11/2011 16:17

Clinical Cancer Research ha pubblicato un recente  studio pilota condotto su 26 pazienti. Obiettivo della ricerca è stato valutare il vantaggio terapeutico di un vaccino ricombinante poxvirale (un preparato geneticamente modificato a partire dal vaccino classico anti-vaiolo) in donne con un carcinoma ovarico o mammario limitatamente esposte alla chemioterapia. I risultati dello studio hanno mostrato che pazienti con un carico tumorale limitato e con un sistema immunitario non compromesso da molteplici cicli di chemio hanno tratto beneficio dal vaccino, alcune hanno avuto una buona risposta clinica alle terapie eseguite dopo lo studio.
 

Le partecipanti reclutate nello studio avevano un tumore al seno o all’ovaio metastatico, andato in progressione dopo la terapia standard oppure erano pazienti non candidabili per le comuni terapie. Tutte erano pesantemente pretrattate e 21 di esse avevano già fatto tre o più cicli di chemioterapia in precedenza. Le pazienti sono state sottoposte a iniezioni mensili con il vaccino PANVAC, che esprime i marcatori tumorali CEA e MUC-1. Tra le donne colpite da tumore al seno, cinque presentavano livelli sierici elevati di CEA all’inizio dello studio e due hanno mostrato una riduzione del marker dopo il trattamento col vaccino, mentre quattro hanno ottenuto una stabilizzazione della malattia.

Una ha avuto una risposta completa secondo i criteri RECIST ed è rimasta nello studio per più di 37 mesi, mostrando un calo significativo dell’interleuchina 6 e dell’interleuchina 8 entro 71 giorni; un’altra con metastasi confinate al mediastino ha mostrato una riduzione del 17% della massa mediastinica.
Invece, tra quelle con cancro alle ovaie, due hanno mostrato una riduzione dei livelli sierici di CA-125, antigene presente sulla superficie di molte cellule tumorali.
I risultati ottenuti dallo studio appaiono incoraggianti, resta tuttavia da valutare la sopravvivenza globale delle donne trattate con il vaccino e per valutarne l’efficacia.


Bibliografia: M. Mohebtash, et al. A pilot study of MUC-1/CEA/TRICOM poxviral-based vaccine in patients with metastatic breast and ovarian cancer. Clin Cancer Res 2011;17(22):1-10.

Commenti

I Correlati

Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne

La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità

Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi

Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse

Ti potrebbero interessare

Il Polygenic Risk Score come nuovo strumento per la diagnosi precoce di una condizione che affligge fino al 18% delle donne

La vitamina D influisce sulla qualità degli ovociti, l’aumento della melanina regolarizza il ciclo mestruale, i ritmi più rilassati migliorano l’intimità

Con 'Ascot' per il ringiovanimento ovarico il 7% di successi

Lo studio IVI approfondisce la tecnica ASCOT per il ringiovamento ovarico, con una versione in 4 fasi che costituisce il trampolino per progettare trattamenti più efficaci e personalizzati per le pazienti con riserve ovariche compromesse

Ultime News

Più letti