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Fazio: in futuro non ci sarà più posto per la vecchia figura del medico di famiglia, bene i pensionamenti dei più anziani. Sigm: un questionario destinato ai giovani per indagare sul gradimento della formazione in medicina generale

Medicina Generale Silvio Campione | 09/11/2011 19:15

All’indomani della crisi di Governo, il ministro della Salute Fazio parla a tutto campo sul futuro della medicina generale. Parla di formazione, ma anche di tecnologie e di pensionamenti, dopo i dati diffusi recentemente dall’Inpdap. “La formazione - afferma il ministro della Salute - è il cuore del sistema e noi siamo convinti che in futuro non ci sarà più posto per la vecchia figura del medico di famiglia. I tempi sono maturi e il pensionamento di un gran numero di medici, in questa fase di trasformazione non è una cattiva notizia”.

“La disaffezione nei confronti della medicina generale – ha detto ancora il ministro – è legata anche all’immagine di un medico che lavora alla vecchia maniera. Una maniera che non è più sufficiente né congrua alle esigenze del sistema, che ha bisogno di integrazione ospedale-territorio, di spostare sul territorio alcune tecnologie, e che chiede al medico di medicina generale di farsi carico delle diagnosi di I livello ma sapere interpretare anche quelle di II livello. Di avere dimestichezza con la telemedicina, di sapere costruire i percorsi terapeutici e garantire la continuità assistenziale”. Fazio è comunque ottimista sul  futuro della medicina generale: “Basta vedere alla  Lombardia e alla Toscana, dove si sono avviati progetti sperimentali per la presa a carico dei pazienti affetti da alcune specifiche patologie croniche, ad esempio il diabete”.

“Si è inoltre chiuso il tavolo di lavoro sulla riforma del sistema di emergenza-urgenza che presto porteremo in Stato-Regioni e che prevede lo spostamento di codici bianchi e verdi dal Pronto Soccorso al territorio”. Una divisione “non solo spaziale, ma anche di gestione professionale”, ha sottolineato Fazio. Saranno i medici di medicina generale a dover assistere i codici bianchi e verdi, secondo quanto previsto dalla riforma.  Il ministro si augura che da parte dei futuri governi si portino avanti i progetti avviati per la riorganizzazione del sistema sanitario, a partire proprio dal potenziamento della “medicina territoriale”.
Ma il futuro sono anche i giovani: è importante, dunque, indagare in merito al gradimento dei giovani medici sul percorso di formazione in medicina generale e, una volta ottenuti i risultati, sollecitare le istituzioni elaborando insieme proposte per migliorare la condizione formativa e occupazionale dei giovani medici. Sono gli obiettivi che si pone il questionario (somministrato via web) messo a punto dal Segretariato italiano Giovani Medici (Sigm) e dal Movimento Giotto, presentato questa mattina nel corso di un incontro che si è svolto nella sede del ministero della Salute.  "Spesso per molti giovani il corso di formazione specifica in medicina generale è considerato un ripiego rispetto a quello sulla specialistica - ha spiegato Walter Mazzucco, presidente Sigm - per questo abbiamo voluto costruire uno strumento che ci darà la possibilità di acquisire dati indipendenti sul grado di motivazione e di soddisfazione in tema di formazione specifica in Medicina Generale dei futuri medici di famiglia italiani". Infine Fazio annuncia che ''Non essendo un politico non ho intenzione in futuro di fare politica o di iscrivermi ad alcun partito''. ''Il mio auspicio, non solo da ministro della Repubblica - ha concluso Fazio - ma anche da cittadino, è che gli italiani abbiano quello che meritano, mi riferisco in questo caso in una buona sanità''.

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