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Fda, la pillola anticoncezionale Yaz aumenta il rischio di trombi. Bayer: gli effetti sono analoghi a quelli degli altri prodotti

Ginecologia Redazione DottNet | 31/10/2011 09:39

La pillola anticoncezionale della Bayer messa in commercio sotto il nome di Yaz aumenta i rischi di trombi venosi del 75% rispetto alle vecchie pillole contraccettive. E' questa la conclusione di un' analisi della Food and Drug Administration (Fda) che ha convocato un incontro per discutere proprio la sicurezza per la salute del prodotto per il prossimo 8 dicembre. Lo studio della Fda ha analizzato 800.000 donne tra il 2001 ed il 2007. Le volontarie prendevano diversi tipi di pillole anticoncezionali: al termine dell'indagine le donne che assumevano la pillola Yaz hanno evidenziato probabilita' piu' alte appunto del 75% di incorrere in trombi venosi rispetto a chi prendeva altri prodotti.

 La pillola in questione contiene oltre ad estrogeni la nuova generazione dell'ormone sintetico 'drospirenone': quest'ultima sostanza aumenta fortemente i livelli di potassio nel sangue e cio' potrebbe essere legato all'incremento dei pericoli cardiocircolatori. Altre pillole contenenti 'drospirenone' prodotte dalla stessa azienda hanno prodotto lo scorso anno vendite per 1.6 miliardi di dollari. La pillola anticoncezionale 'Yaz' presenta un rischio di effetti ed eventi collaterali ''analogo a quello delle altre pillole anticoncezionali''. Lo afferma Giancarlo Frigerio, responsabile Business-unit Ginecologia della Bayer. ''I dati di due studi mondiali indipendenti su un campione di 50.

000 donne - afferma Frigerio - indicano risultati completamente diversi. Questi dati evidenziano, infatti, che gli effetti collaterali registrati con la pillola Yaz sono analoghi a quelli registrati per altre pillole anticoncezionali''. Secondo Frigerio, va inoltre sottolineato che ''gli eventi tromboembolici sono comunque eventi eccezionali, e molto piu' comuni, ad esempio, tra le donne in gravidanza che non tra quelle che fanno uso della pillola''. Ad ogni modo, conclude il responsabile della Bayer, ''ci confronteremo con La Fda statunitense per una valutazione complessiva dei dati''.

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