Quando il fegato non ce la fa più, e accumula 'scorie' a causa di un'infezione o di una malattia, la situazione diventa critica. Ma il lavoro dell'ospedale sant'Anna di Como ha aperto una nuova alternativa: si chiama 'Mars', ed è una vera e propria dialisi che aiuta l'organo a smaltire le sostanze tossiche, evitando che la situazione precipiti. Il Mars (significa Molecular Absorbent Recirculating System, ossia sistema ricircolante ad assorbimento molecolare) è una sorta di fegato artificiale che, nei casi di insufficienza (epatica, ma anche renale) può sostituire temporaneamente l'azione dell'organo malato.
A Como si utilizza già da due anni, e proprio in questi giorni sono stati avviati i contatti con il Centro Epato-biliare dell'ospedale 'Paul Brousse' di Villejuif (Parigi), una delle strutture di riferimento a livello europeo e mondiale in epatologia, con il quale è stato avviato uno studio per definire un protocollo di utilizzo. L'efficacia della Mars è confermata da oltre 300 lavori scientifici e dai risultati ottenuti in oltre 10 mila pazienti nel mondo, ''che dimostrano - dice Roberto Marangoni, responsabile della metodica in Lombardia - che si tratta di una terapia salva-vita nei casi di insufficienza epatica acuta e cronica, rivolta ai pazienti anche in attesa del trapianto di fegato.
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