Specializzandi 'contrattualizzati' a tempo per lavorare in corsia con compiti e responsabilità cliniche, durante gli ultimi 2 anni della scuola. E ancora, riequilibrio dei posti e delle scuole a seconda del fabbisogno delle Regioni, e 'taglio' di un anno della durata di alcune scuole di specialità. E' il piano tratteggiato dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, per fronteggiare la carenza dei camici bianchi segnalata in particolare da alcune Regioni, Lombardia in prima fila. Fazio, intervenuto a un convegno sul rapporto fra ospedale e università, delinea alcune proposte in cantiere.
"Una è già in Parlamento - spiega - e il Governo è sicuramente favorevole. Si tratta di un emendamento al Disegno di legge sul governo clinico che propone di trasformare gli specializzandi degli ultimi due anni in assistenti con compiti clinici, con assunzione a tempo da parte delle Asl e delle aziende ospedaliere. Questo libererebbe due quinti dei corrispondenti posti per contratti di formazione, permettendoci di aumentare le risorse". L'idea è di 'importare' dagli Usa una figura: quella del 'resident', uno specializzando che ha responsabilità e autonomia clinica. Un'ipotesi che "potrebbe andare in porto rapidamente, al massimo entro ottobre", con l'approvazione del Ddl sul governo clinico. In pratica negli ultimi due anni gli specializzandi sarebbero stipendiati dalle strutture sanitarie in cui operano, e i fondi con cui venivano finanziate le loro borse di studio servirebbero per mantenere altri specializzandi, aumentando di fatto i posti disponibili.
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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