Scoperta tutta italiana sui chili di troppo nei bimbi. La misurazione della circonferenza del polso si è rivelata, infatti, un nuovo marcatore clinico per conoscere, nei bambini sovrappeso e obesi, il rischio di incorrere in infarto e ictus da adulti. Anzi, il nuovo marker di rischio cardiovascolare è risultato addirittura più efficace rispetto dell'indice di massa corporea (Bmi) nello stimare il rischio futuro dei piccoli afflitti dai chili di troppo. E' quanto emerge da uno studio pubblicato su 'Circulation'. L'indagine è stata effettuata da un pool di ricercatori, tutti dell'università Sapienza di Roma e del Polo Pontino, afferenti ai seguenti Dipartimenti dell'ateneo romano: Medicina interna e specialità mediche, Fisiopatologia medica, Scienze della salute pubblica e malattie infettive, Radiologia e Centro di nutrizione e dietetica.
. "La circonferenza della vita, già utilizzata come segnale d'allarme per gli adulti in sovrappeso e obesi, non è risultata essere correlata in modo altrettanto importante con alterazioni metaboliche nei bimbi" afflitti dai chili di troppo, spiega Raffaella Buzzetti, direttore dell'Unità operativa complessa di diabetologia dell'Università Sapienza, Polo Pontino e presidente della Società italiana di diabetologia laziale, che ha coordinato la ricerca. Ecco perché gli studiosi hanno pensato di esaminare il polso. La loro scoperta potrebbe aprire la strada a una sorta di braccialetto centimetrato, da usare al posto del metro da sarta, per misurare i rischi per la salute 'scritti' nel polso dei piccoli taglia XL. Lo studio è stato effettuato su 477 bambini e adolescenti, dai 10 ai 12 anni, in sovrappeso e obesi. In tutti sono stati valutati i livelli di insulina in circolo, il grado di insulino-resistenza e l'indice di massa corporea (Bmi).
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