I risultati dello studio POET-COPDTM (Prevention Of Exacerbations with Tiotropium), pubblicati oggi sul New England Journal of Medicine (NEJM), dimostrano che tiotropio è superiore a salmeterolo nel ridurre il rischio di riacutizzazioni della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO).Lo studio POET-COPDTM è un ampio studio di confronto testa a testa, durato un anno, disegnato per confrontare gli effetti dell’anticolinergico a lunga durata d’azione tiotropio e del beta agonista a lunga durata d’azione salmeterolo sulle riacutizzazioni della BPCO di grado da moderato a grave. Le riacutizzazioni che, a causa delle loro severe ripercussioni sulla salute dei pazienti vengono anche chiamate ‘crisi respiratorie’, sono un chiaro indicatore della progressione della malattia e del deterioramento della funzione respiratoria. Per questo motivo la loro prevenzione è uno dei maggiori obiettivi terapeutici. “Le riacutizzazioni della BPCO - dichiara il Professor Leonardo M. Fabbri, Direttore del Dipartimento ad Attività Integrata di Oncologia, Ematologia e Patologie dell’Apparato Respiratorio dell’Università di Modena e Reggio Emilia - costituiscono un aspetto importante nella storia naturale della malattia BPCO, assimilabile all’infarto del miocardio nella patologia coronarica. Per questo motivo esse costituiscono un obbiettivo primario per misurare l’efficacia della terapia, e quindi uno degli aspetti più rilevanti nella ricerca clinica. Le riacutizzazioni di BPCO che necessitano di ricovero in ospedale aumentano notevolmente il rischio di morte dei pazienti e, oltre alle gravi ripercussioni sulla qualità di vita dei pazienti, comportano un notevole onere economico per i sistemi sanitari e la società nel suo complesso. Vi era pertanto l’esigenza di condurre uno studio ampio e prospettico come il POET-COPDTM, che mettesse a confronto broncodilatatori a lunga durata d’azione, per stabilirne l’efficacia nel ridurre il rischio di riacutizzazioni della BPCO, rischio che il paziente con BPCO corre in tutti gli stadi della malattia. Questo studio, condotto su oltre 7000 pazienti, è il primo nella storia della ricerca clinica sulla BPCO, calibrato solo sulle riacutizzazioni e non sulla funzionalità respiratoria. Con la dimostrazione della superiorità di tiotropio rispetto a salmeterolo - continua il Professor Fabbri - viene ulteriormente confermata la necessità di prevenire o ridurre il rischio di riacutizzazioni, intervenendo con adeguata terapia fin dalla fase precoce della malattia”.
I risultati dello Studio POET-COPDTM
I risultati dello studio POET-COPDTM, che ha coinvolto 7.376 pazienti affetti da BPCO di grado da moderato a grave e una storia di riacutizzazioni, dimostrano che tiotropio ha ritardato in maniera significativa la comparsa della prima riacutizzazione della BPCO, con una riduzione del rischio del 17% (p<0,001) rispetto a salmeterolo. Tiotropio ha ridotto il rischio di riacutizzazioni di grado moderato del 14% (p=0,001) e il rischio di riacutizzazioni gravi, che hanno reso necessario l’ospedalizzazione, del 28% (p<0,001) rispetto al beta agonista a lunga durata d’azione salmeterolo.
“Le riacutizzazioni hanno impatti considerevoli sui pazienti in termini di qualità di vita, morbilità e aumento del rischio di mortalità – ha dichiarato il Professor Dr. Claus Vogelmeier, del Dipartimento di Medicina Interna, Divisione Malattie Polmonari dell’Università di Marburg, Germania e coordinatore dello studio, commentando i risultati dello studio POET-COPDTM - Questo ampio studio conferma che tiotropio resta il farmaco di prima linea nella gestione della BPCO per contribuire a minimizzare il rischio di riacutizzazioni, già in fase precoce, permettendo, così, ai pazienti di condurre una vita attiva più a lungo”.
Nell’ambito dello studio, si sono verificate 4.411 riacutizzazioni di BPCO in 2.691 pazienti. Il 44% dei pazienti che hanno manifestato una riacutizzazione erano affetti da BPCO di grado moderato (es. Stadio II GOLD- Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease). Gli effetti di tiotropio in termini di ritardo della comparsa della prima riacutizzazione e di riduzione della percentuale annua di riacutizzazioni per paziente sono stati consistenti in tutte le analisi pre-specificate di sottogruppo per età, genere, abitudine tabagica, gravità della BPCO (Stadio GOLD), indice di massa corporea, e utilizzo di corticosteroidi per via inalatoria al basale. Inoltre, i benefici di tiotropio rispetto al beta agonista a lunga durata d’azione salmeterolo sono risultati evidenti già dopo il primo mese di terapia e sono stati mantenuti per l’intero anno di durata dello studio.
Le analisi dello studio POET-COPDTM confermano i profili di sicurezza di tiotropio e di salmeterolo come precedentemente descritti. Le percentuali di eventi avversi seri, che abbiano comportato l’interruzione della terapia o che abbiano avuto esito infausto, sono state simili in entrambi i gruppi in terapia.1
Riacutizzazioni della BPCO o ‘Crisi Respiratorie’ nella BPCO
Le riacutizzazioni della BPCO sono un peggioramento acuto dei sintomi della patologia. Per le gravi ripercussioni che hanno sulla salute dei pazienti, le riacutizzazioni vengono anche chiamate ‘crisi respiratorie’. Riacutizzazioni frequenti della BPCO indicano una recrudescenza e una progressione della patologia e sono associate a un’accelerazione del deterioramento della funzione respiratoria nel tempo. Se gravi, poi, determinano un aumento del rischio di mortalità. Le riacutizzazioni possono compromettere gravemente la qualità di vita dei pazienti.Analisi economiche indicano che i ricoveri per riacutizzazioni della BPCO sono responsabili del 40-70% di tutti i costi sanitari sostenuti per i pazienti.]Solo negli Stati Uniti l’onere per i ricoveri ospedalieri è stimato in 6,1 miliardi di dollari.12 Dal momento che questo indicatore è quello che incide maggiormente nella gestione della patologia, gli interventi che riducono le ospedalizzazioni sono quelli con i maggiori effetti sui costi di trattamento della BPCO in tutti i suoi stadi.
POET-COPDTM è uno studio randomizzato in doppio cieco, double-dummy, a gruppi paralleli della durata di un anno, condotto su 7.376 pazienti con BPCO di grado da moderato a grave in 725 centri di 25 Paesi. Lo studio è stato specificatamente disegnato per confrontare gli effetti sulle riacutizzazioni di due broncodilatatori a lunga durata d’azione, entrambi consigliati dalle linee guida internazionali come terapia di mantenimento della BPCO e d’uso diffuso. “Le riacutizzazioni della BPCO possono verificarsi anche nelle fasi iniziali della malattia (es. stadio II GOLD) e ripresentarsi lungo tutto il decorso della malattia stessa. Poiché costituiscono un considerevole onere economico per chi ne è colpito, per il servizio sanitario, e per la società, la prevenzione delle riacutizzazioni è un obiettivo terapeutico molto importante e centrale per i pazienti affetti da BPCO - ha dichiarato il Professor Klaus Rabe, del Dipartimento di Medicina dell’Università di Kiel, Ospedale Grosshansdorf, Germania – I risultati dello studio POET-COPDTM , che ha messo a confronto due broncodilatatori a lunga durata d’azione, dovrebbero guidare la pratica clinica per la gestione della BPCO e la prevenzione delle riacutizzazioni”.
Bibliografia
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[iv]Wedzicha JA, Seemungal TA. COPD exacerbations: defining their cause and prevention. Lancet2007;370:786–96.
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[xiv]American Thoracic Society and European Respiratory Society. Standards for the Diagnosis and Management of Patients with COPD. 2004. https://www.copd-ats-ers.org/copddoc.pdf. (Accessed: 10 December 2010).
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