L'eparina, un principio attivo usato come farmaco anticoagulante, gioca un ruolo importante nelle allergie e nei processi infiammatori. Un gruppo di ricercatori del Karolinska Institute di Stoccolma, in Svezia ha descritto, per la prima volta, in una ricerca pubblicata sulla rivista Immunology, il processo di aumento della permeabilità dei vasi sanguigni, attivato dall'eparina. Secondo il gruppo di ricerca, coordinato da Thomas Renne', l'aver individuato questo meccanismo apre la strada a nuove prospettive terapeutiche per le allergie.
L'eparina promuove la produzione di un ormone, la bradichinina che contribuisce ad aumentare la risposta immunitaria attraverso la vasodilatazione. Un'eccessiva concentrazione di bradichinina, infatti, è responsabile dei sintomi dell'infiammazione, come gonfiore, arrossamento, calore e dolore. Questo ormone viene prodotto per attivazione del fattore di coagulazione XII del sangue. L'ipotesi dei ricercatori svedesi, per futuri sviluppi terapeutici alla luce di questa scoperta, riguardano la possibilità di inibire la produzione di bradichinina o del fattore XII, modulando così la risposta immunitaria, alla base del processo allergico.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
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Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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